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Tonino Lio conferma: “Non mi ricandido”

Dopo 15 anni, l’attuale assessore al Marketing Territoriale decide di concludere la sua esperienza politica e, nel frattempo, suggerisce la strada da seguire al suo successore

 

Tra pochi mesi i cittadini di Maglie verranno chiamati alle urne per rinnovare il Consiglio comunale. Alla competizione si ripresenterà il sindaco uscente Antonio Fitto, ma mancherà invece uno degli elementi di forza dell’ultime Giunte, cioè Tonino Lio (nella foto), assessore al Marketing Territoriale.

Assessore Lio, da più parti si dice che lei non si ricandiderà. Conferma?
Sì, lo confermo. Sono passati 15 anni dalla mia prima candidatura e sono stato assessore per ben tre amministrazioni; prima con delega ai Lavori Pubblici e poi al Turismo e Marketing Territoriale, per poter rilanciare l’immagine della nostra città assieme agli imprenditori e ai commercianti.
Le sue motivazioni sono di natura personale oppure è subentrata un po’ di stanchezza per un ruolo che, pur vedendola protagonista, è limitato in un ambito locale?
Dopo aver conseguito risultati eccellenti e contribuito a fare affermare Maglie anche a livello nazionale con alcune iniziative, prima fra tutte il Mercatino del Gusto, ritengo si sia concluso un certo percorso e quindi preferisco tirarmi fuori, anche perché in politica, soprattutto a livello locale, è sempre necessario un cambio generazionale. Quando si arriva ad un certo punto, infatti, si ha bisogno di nuovi stimoli. Inoltre, ora preferisco dedicare ancora più tempo alla mia famiglia e alla mia attività professionale.
In caso di pressante richiesta da parte dei vertici del Pdl, potrebbe riconsiderare il suo abbandono? 
Confermo questa mia decisione, anche in caso di “pressioni”. Ringrazio comunque tutti coloro che, dandomi fiducia, mi hanno consentito di raggiungere gli obiettivi prefissati. E penso soprattutto agli amici del mondo produttivo di Maglie, ai quali tra l’altro ho già spiegato le mie ragioni. Non possiamo dimenticare che senza il loro contributo, nella nostra città non ci sarebbero stati né il Mercatino, né Chiari di luna, oltre alle tante iniziative natalizie. Sono loro a cui, per riconoscenza, devo rivolgermi principalmente. 
Perché nelle scelte del Partito il suo nome non è mai stato considerato come possibile alternativa per le diverse competizioni che in questi anni hanno pur visto il centrodestra affermarsi?
Penso che questa domanda debba essere posta agli altri esponenti del partito. A me interessa il giudizio del mio elettorato di riferimento e dei cittadini magliesi.
Lei è considerato l’artefice del Mercatino del Gusto. Quali anticipazioni saranno presentate alla Bit di Milano, tradizionale vetrina della kermesse magliese? 
L’undicesima edizione verrà presentata, come negli ultimi anni, con una conferenza stampa che si terrà nello stand della Regione Puglia; lì verrà presentato l’evento con una brochure realizzata per l’occasione, ricordando che la novità di quest’anno è la durata dell’evento (cinque giorni anziché quattro). 
Ci sarà a questa presentazione?
Per impegni personali, non potrò esserci. Sarà sicuramente presente Michele Bruno per Slow Food, nonché esponenti di Regione Puglia e Provincia di Lecce, ma auspico la presenza del sindaco Fitto.
Maglie ha fatto del commercio la propria fortuna. Per il futuro, quale può essere il percorso da intraprendere per affrontare con intelligenza le sfide dell’economia? 
Maglie ha già intrapreso un percorso da 10 anni che si è rivelato giusto. Ora bisogna continuare a lavorare in sinergia con le associazioni di categoria della città e con i soggetti attivi, e tentare di confermare la centralità che Maglie ricopre nel Salento. Per fare questo, occorre integrare la nostra predominanza commerciale con una importante offerta turistica, ancora piuttosto scarsa.
Commercio più turismo: questo è il futuro.
 
Alessandro Chizzini