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Aeroporti di Grottaglie e Galatina: pronti per uso civile?

Gli aeroporti di Bari e Brindisi, rimessi completamente a nuovo negli ultimi anni, coprono in maniera quasi completa la torta del trasporto aereo del mercato pugliese. Foggia gioca un ruolo di secondo piano che solo negli ultimi anni è stata oggetto di una piccola valorizzazione. Casi a parte sono gli aeroporti di Grottaglie e Galatina. L’aeroporto tarantino, il “Marcello Arlotta” è uno degli scali aeroportuali migliori del Mezzogiorno d’Italia e il settore trasporti si coniuga strettamente con quelli turistico, congressuale e produttivo. La costruzione di una delle piste più lunghe d’Italia e l’insediamento industriale del gruppo Alenia, doveva fermare le continue richieste di trasformare il sito grottagliese nel quarto aeroporto pugliese destinato al trasporto di persone e non più solo di cose e merci. Nel 1999, quando in occasione del conflitto in Kosovo, per motivi di sicurezza furono chiusi gli aeroporti di Bari e Brindisi, Grottaglie fu l’unico scalo pugliese operativo al trasporto dei passeggeri.
Anche di Galatina (nella foto) si parla a periodi alterni di una riconversione in ambito civile: Il “Fortunato Cesari” è una struttura moderna ed efficiente che bene può prestarsi a rendere più accessibile il Salento. Allo stato l’aeroporto è utilizzato per soli fini militari ma l’iniziativa locale ha mostrato che l’Aeronautica Militare e le Istituzioni locali possono collaborare per trovare idonee forme di collaborazione per attirare turisti nell’area e sviluppare l’economia di questo territorio. Per ottenere tutto ciò è però necessario dare autonomia alle funzioni militari e civili affinché la coabitazione nell’uso della pista di atterraggio possa essere vissuta non in termini di disturbo ma di migliore utilizzo delle infrastrutture esistenti.