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L’amore dell’uomo e del soldato per la Patria

Una scultura emblematicamente e drammaticamente espressiva diventerà presto il nuovo monumento dedicato ai caduti in guerra. Autore dell’opera lo scultore Virgilio Pizzoleo

 

Presto il comune avrà finalmente un monumento dedicato ai propri cittadini caduti in guerra; una notizia che giunge proprio nel periodo immediatamente seguente al 2 e 4 novembre, giorni dedicati rispettivamente ai defunti e alle forze armate. È Virgilio Pizzoleo lo scultore incaricato della realizzazione dell’opera, essendo risultato il vincitore del concorso indetto dal Comune per tale scopo. Il monumento verrà collocato all’interno della Villa di via della Rimembranza di Poggiardo. Pizzoleo ha vinto il concorso presentando un bozzetto sul tema “La memoria dei caduti italiani in scenari di guerra del Novecento: dalle guerre mondiali alle missioni internazionali”.
L’opera finale raggiungerà un’altezza compresa tra i 2,50 e 3 metri, si presenta come un blocco monolitico e la terra di cui l’uomo è impastato e prende forma è rappresentata emblematicamente dalla nostra pietra leccese. Una volta terminato il lavoro, la scultura di Pizzoleo rappresenterà tre figure drammaticamente espressive; si tratta di tre soldati fusi tra loro nella roccia da cui prendono vita, uniti nella lotta per la sopravvivenza contro la barbarie della guerra, fratelli di una umanità da difendere. Tre uomini, tre come il numero simbolico dell’amore che appassiona la vita e che i protagonisti dell’opera lottano per salvarla. Il monumento però non racconta la scena di uomini morenti e non è nemmeno un inno alla guerra o alle sue armi, perché queste sono assenti, come se fossero state deposte. Soldati e uomini sono anima e vita dell’opera e l’umanità si coglie nell’atto di sostenersi l’uno con l’altro e nella lotta per un valore che l’uomo ha l’obbligo morale di raggiungere con la solo forza della ragione, aggrappandosi al significato più profondo dell’esistere. Dal questo blocco affiora la passione per la vita e per l’uomo, passione che è l’essenza con cui il soldato combatte per difendere la pace con la propria vita.
“Il nuovo monumento è un’opera artistica che parla di pace e che ci invita a non dimenticare quanti con il proprio sacrificio hanno lottato per la democrazia e la libertà -afferma l’assessore Luigi Zappatore-. Era nostra intenzione rendere quanto più chiaro possibile questo messaggio che, al contrario, risultava piuttosto oscuro nel precedente monumento. L’opera vincitrice del concorso ha una notevole carica evocativa e suscita emozioni pensose, facendoci considerare i valori ultimi dell’essere e dell’esistere. Il massimo oratore della romanità propugnava infatti in senato che ai soldati caduti combattendo sia eretto un monumento il più magnifico possibile, perché smisuratamente grandi sono i loro meriti verso la Patria”.
“Soltanto il monumento rende possibile e visibile la memoria storica d’un luogo -aggiunge il sindaco Silvio Astore-. Monumento è il ‘ricordo’ di un evento o di una persona illustre del passato, impressi esemplarmente ‘nel cuore’. La cultura del ricordo, del rispetto, dell’apprezzamento per i nostri giovani militari, è sempre rimasta uguale, sempre più profonda ed intensa. Il nuovo monumento vuole essere il doveroso ricordo alla nostra storia. Perché la storia di un paese è il cuore di un popolo, la sua prima ‘dignità’”.

 

Alessandro Chizzini