Da qualche anno, dopo un lungo periodo di abbandono, il luogo che un tempo aveva ospitato i primi passi calcistici della squadra del Lecce è tornato a svolgere una funzione di utilità cittadina. Stiamo parlando dell’area dell’ex Carlo Pranzo, un grande spiazzo che prima ospitava il vecchio stadio cittadino e che oggi, invece, funge da parcheggio d’interscambio. L’ex Carlo Pranzo, però, è tornato nuovamente a passarsela male, almeno a quanto denunciato nei giorni scorsi dall’Aduc, l’associazione in difesa dei consumatori.
Dopo che l’area è stata utilizzata per ospitare alcune manifestazioni nei mesi di giugno, non è più stata ripristinata a dovere: è scomparsa la segnaletica stradale, le barre di cemento divisorie dei percorsi sono state accatastate in un angolo, mentre la cronica mancanza di manutenzione ha fatto si che gli avvallamenti creati dalle precipitazioni e dal passaggio dei veicoli diventino pressoché impraticabili nei giorni di pioggia. Dato lo stato delle cose, l’Aduc suggerisce che possa ritenersi superfluo dover pagare la normale tariffazione giornaliera di 1,50 euro per il parcheggio, tanto più che non esiste segnaletica che delimiti gli spazi di sosta e che ne indichi la tariffazione oraria, così come non c’è traccia di cartelli che vietino l’accesso all’area. Mancando, dunque, i presupposti per la contestazione dell’illecito, l’ex Carlo Pranzo potrà tornare a considerarsi un’area di sosta libera, almeno fino a quando il Comune non si sarà deciso a intervenire per ripristinare la piena funzionalità del parcheggio.
Giorgio De Matteis