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Le novità  della riforma Gelmini per l’anno scolastico 2009/2010

Poche settimane ancora, e le vacanze degli studenti e docenti italiani finiranno inesorabilmente. La campanella suonerà in Puglia per la prima volta il 18 settembre, e smetterà di farlo, dopo un anno di compiti e di interrogazioni, il 9 giugno del 2010. Ma non sarà il classico “primo giorno di scuola” di sempre. Stavolta dovrebbero cambiare un po’ di cose, almeno a giudicare le ultime limature apportate ad una riforma scolastica che rimarrà alla storia come la sua proponente, la ministra Mariastella Gelmini.
Novità dell’anno riguardano l’anticipo alla materna, la sufficienza in tutte le materie per vantare l’ammissione agli esami di maturità, l’orientamento in virtù della riforma delle superiori, il ritorno al maestro unico “prevalente” e l’obbligo di frequenza imposto agli studenti per almeno  i tre quarti del numero totale delle ore di lezioni previste nel programma annuale. Insomma anche quest’anno c’è tanta carne sul fuoco. Soprattutto ora che arriva il tempo degli scrutini di settembre, contingenza questa che coinvolge 600mila ragazzi, il 28,6% di tutti gli studenti d’Italia. Nei consigli di classe che dovranno valutare “color che sono sospesi” è stata confermata la presenza dei docenti di religione, all’uopo riammessi dalla Gelmini (la quale sulla materia probabilmente è pronta ed inviare agli istituti scolastici una comunicazione ufficiale esplicativa) dopo che in luglio il Tar del Lazio aveva estromesso questi prof dagli scrutini per non discriminare gli allievi che non si avvalgono dell’insegnamento della religione. Ma gli insegnanti di religione non sono gli unici sulla “graticola”. Il governo infatti ha recentemente previsto l’applicazione degli ammortizzatori sociali, nella misura del 50% dello stipendio, ad un numero contingentato di dipendenti scolastici, vale a dire insegnanti e personale Ata i quali dal 1° settembre si troveranno senza uno straccio di lavoro, nemmeno precario. Chissà se gli insegnanti rimasti in carica, il primo giorno di scuola vorranno far leggere ai propri alunni-scolari-studenti la prosa di Ungaretti che in Soldati racconta che “si sta come d’autunno sugli alberi le foglie”.

 

Daniele Greco