A San Cassiano si ritorna alle radici e lo si fa con un laboratorio itinerante dal 25 luglio al 1° agosto
Mai come in questa occasione il leitmotif ricorrente del ritorno alle radici suona particolarmente pertinente. Si torna infatti alla terra nell’ormai consueto appuntamento estivo del LUA, Laboratorio Urbano Aperto, che già da due anni a San Cassiano porta l’attenzione sui Paduli, un’area rurale che abbraccia ben 11 comuni del centro Salento, quasi interamente coperta da uliveti che in alcuni casi tradiscono segni evidenti di incuria o abbandono. La novità introdotta quest’anno, nell’ambito di un laboratorio particolarmente fitto di incontri e dibattiti, è costituita dal carattere itinerante dell’evento “Superpaduli 2009”. Teatro delle attività in programma saranno infatti i comuni di San Cassiano (capofila nel progetto promosso dal LUA della costituzione di un Parco Agricolo Multifunzionale), Botrugno, Cutrofiano, Montesano, Nociglia e Supersano.
Tante le personalità di rilievo, politiche e accademiche, esperte nell’ambito dell’architettura del paesaggio, della sua conservazione, del suo sviluppo, che presenzieranno il laboratorio. Tra tutti: Angela Barbanente, assessore regionale all’Assetto del Territorio, Alberto Magnaghi, incaricato dalla Regione Puglia per la redazione del Piano Paesaggistico Territoriale Regionale, e gli architetti del paesaggio della compagnia olandese Mtd Landschapsarchitecten. Come da tradizione, il tavolo tecnico sarà affiancato da una serie di attività sul campo, che vedranno il coinvolgimento delle associazioni locali, dei gruppi formali e informali che, a vario titolo e secondo i loro interessi, proporranno esempi di riqualificazione e riconversione del paesaggio agricolo dei Paduli.
Obiettivo ultimo del laboratorio, che fa della partecipazione attiva il suo baluardo, è l’implementazione di un scheletro di progetto per l’istituzione di un Parco Agricolo Multifunzionale, in grado di generare ricadute positive sul territorio in termini di sviluppo e produttività, senza necessariamente rinnegare il passato, ma capace di coniugare l’esistente al possibile.
Oronzo Cosimo