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Un campus estivo per i minori disagiati

 

Il progetto, realizzato dall’Amministrazione comunale in collaborazione con l’Ufficio dei Servizi Sociali del comune, è rivolto a 9 adolescenti di età compresa tra i 6 ed i 14 anni

 

L’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Giuseppe Venneri (nella foto a destra), col supporto dell’Ufficio dei Servizi Sociali, ha ideato ed organizzato un progetto rivolto ai minori che versano in stato di disagio e con problematiche legate alle difficoltà a livello sociale. Giuseppe VenneriDa palazzo Balsamo è stato predisposto un programma di intervento che prevede la realizzazione di un campus estivo in modo da consentire a minori svantaggiati di trascorre una parte del periodo estivo interagendo e socializzando con i loro coetanei. Sarà l’occasione, anche, per cercare di superare le problematicità cui i giovani sono costretti a far fronte quotidianamente. Il progetto è indirizzato a nove adolescenti, di età compresa tra i sei ed i quattordici anni, i quali saranno coinvolti in attività ludiche e di intrattenimento della durata di due settimane e per tutta la restante parte del mese di luglio, dal lunedì al sabato per le cinque ore della mattinata.
Per loro sarà una vacanza speciale, originale e divertente, che prevede anche lo svolgimento di varie attività sportive e ricreative. “Abbiamo pensato di regalare un’opportunità di svago e di divertimento ai ragazzi sfortunati -spiega il vicesindaco con delega alle Politiche Sociali, Giovanni De Matteis– in modo da far trascorrere loro in modo più sereno e formativo una parte del periodo estivo. Il tutto senza dimenticare la forte valenza aggregativa e socializzante di questa iniziativa, che ricopre una significato ancor più importante e pregnante se si considera l’età dei soggetti ai quali si rivolge. Il campus -continua l’assessore- si terrà in un ambito del tutto naturale, ritenuto utile ed importante per l’aspetto formativo dei ragazzi coinvolti, e che mira a garantire ai genitori che i ragazzi siano accolti in un ambiente sereno e controllato. Qui stimoleremo in loro l’interesse a partecipare e a vincere i propri limiti e i personali disagi, facendo loro condividere nuove esperienze di vita formative e di gruppo, soprattutto sul versante sportivo”.

 

(D. G.)