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Vizi e virtù dei Messapi secondo Party Rock Salento

Dopo i Leccesi falsi e cortesi arrivano i Messapi falsi e cortesi, protagonisti della nuova serie di videoclip satirici girati presso l’archeodromo Kalòs e interpretati dalla “banda dei lesionati”

Il gruppo dei “lesionati” del Party Rock Salento continua a proporre video esilaranti: da più di tre anni infatti richiamano l’attenzione soprattutto dei più giovani con sketch divertenti che riproducono atteggiamenti e aspetti della cultura popolare tipicamente salentina. Un modo per prendersi in giro in maniera autoironica, ridendo e scherzando su espressioni, movenze e personaggi della nostra terra.
Mezzo di comunicazione ideale è il web, attraverso il quale il gruppo di Party Rock Salento diffonde continuamente i propri video (Facebook e YouTube i social network più utilizzati) con un seguito decisamente nutrito: lo confermano le visualizzazioni che vanno dalle 1.500 alle oltre 230mila, segno che alla gente piace assistere ad un’autocritica simpatica e leggera. E proprio in questi giorni sono stati condivisi gli ultimi video che appartengono alla saga intitolata Messapi falsi e cortesi, girati presso l’archeodromo Kalòs a Caprarica, evoluzione della precedente serie di successo Leccesi falsi e cortesi. Il progetto vede il cast di sempre nelle vesti dei più esperti nobili, domatori di cavalli della Magna Grecia e il leader del gruppo, Giampaolo Catalano Morelli ci racconta il backstage di questa nuova esperienza.
Giampaolo, come nasce la serie di video ambientati al tempo dei Messapi?
I video nascono per raccontare il nostro passato e renderlo più comprensibile anche ai ragazzi a cui non piace studiare la storia. Attraverso la parodia abbiamo raccontato i nostri antenati, i Messapi, perché crediamo che le nostre origini di popolo “falso e cortese” risalgano a loro.
Ma come hanno avuto origine le storie di Leccesi: falsi e cortesi?
Osservando le persone nella vita quotidiana. L’idea era quella di riportare in chiave autoironica una delle caratteristiche principali dei leccesi, ossia l’essere appunto cortesi ma contemporaneamente un po’ ipocriti, soprattutto in contesti sociali quali i rapporti affettivi o di amicizia, lo shopping e le ricorrenze. 
Da dove nasce l’affiatamento così forte presente tra i componenti del vostro gruppo?
In realtà siamo un gruppo di amici che passano la maggior parte del tempo insieme divertendoci a ideare e mettere in scena delle piccole gag, filmandoci a vicenda e auto producendoci. Ognuno di noi è appassionato di teatro, musica, canto, recitazione, quindi mettiamo insieme le nostre forze e creiamo video di questo genere.
È interessante la caratterizzazione dei personaggi protagonisti degli sketch, tra i quali spicca il “mitico” Francesco Millelire.
Loro non potrebbero mancare come qualsiasi personaggio curioso non può mancare dai nostri paesini. Sono i “pezzi grossi” in un certo senso, basti pensare allo stesso Millelire che conclude immancabilmente (da trionfatore) i nostri video.
La serie Falsi e cortesi verrà ambientata anche nel futuro?
Staremo a vedere. Per ora continueremo a pubblicare la saga sui Messapi, suddivisi in tre video della durata di tre minuti e mezzo ciascuno. Nel frattempo vi posso dire che abbiamo la macchina del futuro che ha portato la banda dei lesionati nel passato, quindi non si può mai dire…
 

Quattro anni di satira in salsa salentina

L’avventura del Party Rock Salento comincia nel settembre 2011 con la pubblicazione del primo video parodia su Michele Misseri (diviso in due parti e seguito da altri sullo stesso tema) dalla durata di quasi 6 minuti e visualizzato più di 72mila volte. Da allora si ha un’escalation di popolarità grazie a diversi video, tra cui l’omonimo video Party Rock Salento con più di 40mila visualizzazioni, o quello dal titolo Non pago l’Equitalia o ancora il famoso Beddhu Lecce style, parodia del Gangan style, con la partecipazione del sindaco di Lecce Paolo Perrone, pubblicato nel marzo 2013 e che ha raggiunto quasi 150mila visualizzazioni. Altri video susseguiti caratterizzano i salentini in maniera particolare, come Ce cazzu me sta uardi? o I 16 tipi da spiaggia che non vorresti mai incontrare, pubblicato lo scorso anno.
La più recente saga dei Leccesi: falsi e cortesi è composta da più video della durata di circa tre minuti che descrivono pregi (pochi) e difetti (tanti) di atteggiamenti dei leccesi in occasione di eventi quali lo scambio dei regali a Natale, lo shopping oppure nel corso di incontri per strada tra amici. La narrazione, sempre sullo stesso tono, adesso è ambientata al tempo dei Messapi, da cui “discenderebbero” le nostre sfaccettature caratteriali.
Uno degli elementi ricorrenti nei video è la presenza di sottotitoli sia in italiano che in inglese, aiuto offerto a tutti coloro che non appartengono alla nostra terra per comprendere meglio il dialetto  (un esempio è “Never the dog”, tradotto “Mancu li cani”, ndr). Inoltre è importante ricordare la presenza costante del “maestro di vita” Francesco Millelire, storico protagonista della movida salentina.
 

 

Martina Colucci