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Uno scultore magliese conquista Palmi

Inaugurato nei giorni scorsi, il “Monumento al pescatore” di Achille Cofano troneggia sul lungomare del comune in provincia di Reggio Calabria 

 

È stato installato a Palmi (Reggio Calabria), sul lungomare Costa Viola, il “Monumento al pescatore”, dell’artista Achille Cofano. Cresciuto a Maglie, dove vive e lavora, Cofano ha frequentato il Liceo Artistico a Lecce ed è stato allievo di Sergio Sebaste, notissimo scultore di Novoli. Ha continuato la sua formazione a Roma, da dove è rientrato da pochi anni. Il monumento di Palmi è la sua ultima fatica: un gruppo scultoreo di grandi proporzioni, realizzato per celebrare la storia marinara di Palmi e della Costa Viola, e per rendere omaggio ai suoi pescatori, gli abitanti del borgo marinaro della Tonnara. L’opera è stata commissionata dall’associazione culturale Prometeus di Palmi, in un quadro di collaborazione con la Fondazione “Francesca Capece” di Maglie. 

Il monumento si compone di due statue: il pescatore intento a riparare le reti e una donna incinta in abito tradizionale. “È un’immagine semplice, di speranza -afferma Cofano- proiettata sulla scena del vissuto di un borgo che, in pochi decenni, ha smarrito nel catino della modernità i valori su cui per generazioni aveva fondato la propria identità. Ho tentato di evitare pose che facessero scadere tutto nell’aneddoto, consapevole dei rischi che comporta un sentiero non agevole come quello figurativo, ossia perdere di sintesi, di essenzialità. È bene che la scultura non ecceda in parole artificiose ma abbia cuore e forza di esprimersi con discrezione, purché lo faccia in modo chiaro e sincero”.

Più che la staticità di un monumento, l’opera ha il dinamismo di una narrazione per immagini; è il racconto di una tradizione che sostanzia l’identità di un popolo di pescatori abituato da sempre a confrontarsi col mare. La figura femminile, imponente, rivolge lo sguardo fiero all’orizzonte, a simboleggiare il punto d’incontro tra passato e futuro, la speranza del nuovo e la conservazione dell’antica identità. La storia e il destino del popolo della tonnara. 

Le due statue sono state prima realizzate in creta e poi forgiate in bronzo in una fonderia salentina con il procedimento della fusione a cera persa. Per la loro realizzazione sono state necessarie oltre 4mila ore di lavoro e 9mila chilogrammi di bronzo. Il manufatto rappresenta il più grande omaggio al pescatore presente su tutto il territorio italiano. 

 

Carla Ruggeri