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Un’Amministrazione sotto ispezione

Botta e risposta tra il consigliere Giannuzzi e il sindaco Fitto sulle irregolarità relative al personale che emergono dalla relazione degli ispettori della Ragioneria dello Stato 
Il 26 marzo scorso gli ispettori della Ragioneria Generale dello Stato hanno trasmesso la relazione del Comune di Maglie sul controllo finanziario e del personale della sede amministrativa pubblica. Per Antonio Giannuzzi, consigliere di minoranza di Città Libera questa costituisce l’occasione di contestare la gestione dell’Amministrazione in base ai rilievi effettuati. Il consigliere la definisce “un’inimmaginabile situazione emersa dai risultati rilevati dagli Ispettori della Ragioneria Generale dello Stato. Non ci aveva mai convinto la gestione dell’amministrazione di Maglie -aggiunge-, già da me contestata in diverse occasioni; quanto è risultato dalla ispezione va anche oltre i timori espressi. Non sappiamo ancora quali saranno le conseguenze sanzionatorie che c’è da aspettarsi, da parte degli organi nazionali e regionali di controllo”.
Per il rappresentante di Città Libera ci sono ben 32 rilievi di irregolarità: “Queste negligenze, in sintesi, interessano più settori dell’Amministrazione e riguardano, per esempio: la dotazione organica, l’irregolarità nell’affidamento di servizi ed incarichi, la costituzione dei fondi accessori del personale dirigente con anche una serie di aumenti ingiustificati o non previsti e irregolarmente ripartiti, e altro ancora”.
Per il sindaco Antonio Fitto “questo è l’atto iniziale di una procedura che sta evolvendo in tutti i Comuni. Come prassi, alle irregolarità evidenziate si risponde e ci saranno le controdeduzioni che faremo in seguito a questi controlli. Solo dopo il procedimento potremo parlare o dare giudizi. Attualmente non ci sono conseguenze sanzionatorie e queste, se ci saranno, saranno valutate quando sarà chiaro chi e se ha sbagliato. Il consigliere Giannuzzi non sa quello che dice, non ha idea di quello di cui sta parlando, le cose a cui si riferisce possono anche essere successe dieci, cinque, due anni fa. Un buon amministratore deve difendere l’operato della sua Amministrazione e non attaccare tutti e tutto in un atto iniziale, credo che questo sia l’unico caso in Italia. Parlare oggi non ha senso -conclude Fitto-. Se e quando emergeranno delle responsabilità, allora ci pronunceremo”.
Oriana Rausa