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Una discarica a due passi dal parco

Come nasce una discarica a cielo aperto? Essa è il frutto dell’aggregazione di rifiuti causata da una serie reiterata di atti incivili. Ognuno di questi atti trova origine diretta nell’imitazione differita di precedenti gesti d’inciviltà. Andando a ritroso si può, dunque, risalire a colui che per primo ha dato il via all’accumulo di rifiuti con il suo primigenio atto incivile, divenendo matrice di tutti gli esempi negativi a seguire.
Chissà chi è, ad esempio, l’originario incivile che ha dato vita alla discarica di materiale di risulta in via Antonio Perulli, sita a ridosso di Piazza Carmelo Bene (ex Foro Boario). Probabilmente qualche costruttore frettoloso, che ha pensato bene di scaricare dietro l’angolo residui edili che invece andavano smaltiti con apposite procedure di sicurezza. Cosa ancor più grave, la discarica dista solo poche decine di metri dal parco giochi sito alla fine di via Sidoti, una piccola oasi di ristoro in una città che soffre di cronica mancanza di verde pubblico, dove bambini, ragazzi e anziani vanno regolarmente a passare il tempo libero.
Nessuno di noi, probabilmente, si è mai chiesto come nasce una discarica a cielo aperto o si è mai interrogato sull’identità di chi vi ha dato origine. Mentre accatastiamo via la nostra immondizia, spiando di sottecchi che nessuno ci veda, abbiamo troppo poco tempo per pensare a queste cose. Preferiamo pensare, invece, che tanto poi di lì qualcuno passerà a pulire e a raccogliere tutto. Tacitando quel briciolo di coscienza civile che spesso ci pesa più dei rifiuti che gettiamo.     (G. D. M.)