Per i prossimi due mesi la “città bella” diventerà un grande palcoscenico sotto le stelle. Sono previste rappresentazioni musicali, di teatro, di danza e tante sagre
Concerti di qualità, musica alternativa, teatro, e poi ancora momenti di magica di danza, cabaret e quanto fa parte dell’arte dello spettacolo. Sarà un’estate lunga e calda quella che Gallipoli si appresta a vivere, ma sarà anche una stagione corroborata da tantissimi appuntamenti buoni per ogni gusto ed anche per ogni palato. E nell’elenco degli appuntamenti non mancano le date di performance attesissime (Franco Battiato, PFM, I Cugini di Campagna, Antonio Cornacchione, Tonino Carotone, solo per fare un po’ di nomi) ed altre manifestazioni tradizionalmente made in Gallipoli come il la festa per la patrona Santa Cristina, il “Pescator Canto”, Il “Premio Europa” e la sagra del pesce spada.
“Il nostro obiettivo -ha dichiarato il sindaco Giuseppe Venneri– è stato quello di allestire un cartellone rivolto ai vari target di pubblico, che spazia su tutti i versanti dell’intrattenimento, dalla musica al ballo al teatro, passando per l’enogastronomia a momenti riservati ai più piccoli, cercando di dare visibilità alle tante e valenti risorse del nostro Salento, che rappresentano un modo di essere, una realtà culturale, un vanto della nostra terra, che merita rispetto ed attenzione. Credo che anche questa volta abbiamo prestato il giusto interesse per tale questione, cui da sempre guardiamo con grande attenzione”. Il programma allestito dall’Assessorato al Turismo in collaborazione con la Pro Loco, mette in sinergia le varie associazioni di volontariato e culturali della “città bella”, disegnando un unicum gradevole e variegato. “Nonostante il periodo di crisi e le note ristrettezze economiche cui tutti gli enti sono costretti a far fronte -spiega l’assessore al Turismo, Gabriella Casavecchia– abbiamo compilato un programma di qualità, con eventi molto interessanti. Cito ad esempio l”Ensemble “T. Schipa” in concerto o il “Messapia Festival in Tour” di jazz: momenti dall’alto valore culturale in un contesto che ha cercato di rivolgersi in più direzioni per soddisfare gusti ed aspettative diversificate”.
(D. G.)