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Un “superparco” per i Paduli

Si concluderà il 1° agosto l’edizione 2009 di “SuperPaduli” promossa dall’associazione Laboratorio Urbano Aperto che mira a progettare il più importante parco naturale del Salento

 

Non sarà un parco. O meglio non sarà solo quel sistema di regole e tutele che di solito si intendono con la parola parco, quello dei Paduli sarà infatti un “superparco”! Parliamo di un immenso uliveto che si estende per ben undici comuni del basso Salento (Botrugno, San Cassiano, Scorrano, Maglie, Cutrofiano, Supersano, Ruffano, Miggiano, Montesano, Surano e Nociglia), interessato da un progetto di progressiva identificazione ed organizzazione, quasi un lavoro di autocoscienza, che ne ha fatto il progetto pilota del Piano Paesaggistico Regionale, nonché del Piano di Sviluppo Rurale della Regione Puglia, ma anche uno dei progetti che concorrono ai finanziamenti dell’Area Vasta.
Attraverso l’utilizzo degli strumenti della partecipazione, l’associazione Lua (Laboratorio Urbano Aperto) ha avviato a partire dal 2003 un lungo lavoro di coinvolgimento degli abitanti che ha reso possibile comprendere la rilevanza dell’area non solo dal punto di vista paesaggistico ed economico, ma anche sociale e culturale. Ogni edizione dei laboratori ha infatti approfondito varie tematiche socioculturali ma anche prettamente produttive. Dalle tradizioni del luogo alle sue caratteristiche (la produzione olivicola ad esempio), fino alla riflessione sulle energie rinnovabili e all’utilizzo ludico ricreativo dell’area, dove capita non di rado di incontrare gruppi di ciclismo o jogging.
Punteggiata da appezzamenti di terreno, spesso minuscoli, da manufatti rurali e piccole aziende, l’area contiene anche numerosi elementi di interesse idrogeologico e vegetale che la rendono a tratti un luogo incantato. L’altro rovescio della medaglia è però il parziale e progressivo stato d’abbandono di quella che resta una campagna più o meno amara nel nostro contesto sociale. Da qui l’idea di coinvolgere nel lavoro di progettazione dal basso di un parco agricolo multifunzionale abitanti e istituzioni locali. Al Comune di San Cassiano che fece da apri pista oggi si sono aggiunte tutte le altre municipalità che condividono un pezzo dei Paduli, ma anche la Provincia di Lecce, il cui ruolo è fondamentalmente di tramite con la Regione che ha sposato il progetto.
Nel primo incontro dell’edizione 2009 “SuperPaduli”, che si è aperta il 25 luglio e si chiude il 1° agosto, l’assessore regionale all’Assetto del Territorio Angela Barbanente ha, infatti, tirato le somme del lavoro svolto sinora, salutando il successo di un esperimento che oramai è una realtà. Nonostante il tenore più tecnico dell’edizione 2009, che vede una serie di workshop itineranti per i comuni, a cura di architetti, agronomi, storici e paesaggisti, anche quest’anno resta il laboratorio il cuore del programma, che vede la partecipazione di numerosi gruppi di persone, locali e non, al lavoro su tematiche di vario tipo con numerosi strumenti di studio, indagine ed espressione. Quest’anno le linee guida del lavoro vanno dall’immagine, intesa come paesaggio ma non solo, spaziando per la terra, i suoi tempi e i suoi riti. Come di consueto, nella serata finale, i lavori vengono presentati al pubblico in una passeggiata evento che raccoglie e restituisce il materiale prodotto rinsaldando, anche attraverso le immagini e i racconti, il legame tra l’uomo ed il suo territorio, cogliendo ed offrendo molti possibili spunti di riflessione sulla trasformazione in atto. Una festa finale dunque che, tra scienza, tecnica e creatività, segna la chiusura del laboratorio e la ripresa del lavoro di progettazione di quello che sarà il nuovo parco del Salento.

Alessandra Lupo