A maggio al via la seconda edizione di Tricase Comics, un evento “raro” in un territorio dove manifestazioni simili faticano a decollare
Difficile per il fumetto decollare nel Salento, anzi nell’intero Meridione d’Italia. Sono pochissime, infatti, le grosse vetrine per il mondo dei fumetti da Roma in giù, se si eccettuano il caso del Comicon di Napoli e di Expocomics di Bari, all’interno di Expolevante. Esaminare le ragioni del fenomeno non è facile, ma risulta un argomento di piena attualità, data l’imminenza di una piccola fiera, Tricase Comics, che si tiene presso il palazzo baronale del centro del Sud Salento i prossimi 14, 15 e 16 maggio. Una piccola fiera, come quella di Copertino, discendente diretta della Fiera delle Quattro Colonne di Nardò, che si è tenuta lo scorso dicembre.
Tricase Comics quest’anno ospiterà un’interessante rosa di ospiti, alcuni dei quali stanno tornando, dopo essere stati presenti anche nella scorsa edizione. Tra questi Alessio Fortunato, dalla provincia di Bari, che attualmente disegna “Dampyr” per Bonelli, ma che in passato è stato anche autore di “John Doe” e “Lazarus Ledd”. “In questi anni -spiega Fortunato- il proliferare di piccole realtà non ha fatto altro che allargare l’interesse da parte di lettori e fan. La mancanza però di una iniziativa del genere al Sud, ha penalizzato non poco la voglia e l’interesse che il Mezzogiorno ha per questa forma d’arte. Tricase e Copertino sono due appuntamenti che vedo davvero positivamente per il futuro di noi artisti pugliesi. Personalmente sto cominciando ad amare i piccoli appuntamenti perché posso toccare con mano l’affetto e l’amore che il fumetto riceve dalla nostra terra, sperando finalmente di vedere un giorno qualcosa di più istituzionale, magari un Salone del Fumetto di Puglia”. Certo, una proposta ambiziosa, che probabilmente non dovrebbe coinvolgere il Salento, data la perifericità della zona, difficile da raggiungere in tempi brevi, poiché questi eventi sono solitamente organizzati durante i ponti o i fine settimana.
L’altro ostacolo è la sensibilità delle istituzioni, finora interessate ad altre iniziative cultuali. Un parere comune viene dalla colorista di “Lupo Alberto” Ketty Formaggio e dal disegnatore di “Nemrod” Giuseppe De Luca: lei veneta ma ormai salentina d’adozione, lui salentino doc, sono due talenti molto apprezzati. “Sia al Nord che al Sud -commentano i due illustratori- crediamo che una manifestazione riesca bene se le persone che l’organizzano sono davvero competenti nel campo dei fumetti e fanno un passo avanti all’altro. Partire col poco non è male, ma è importante mantenere le promesse e valorizzare quello che si ha. Man mano si può aggiustare il tiro, con umiltà, imparando ad accettare gli stimoli esterni e le nuove competenze che possono arricchire l’organizzazione. Ma soprattutto, è meglio creare un gruppo di lavoro e non fare tutto da soli. Chi vuol fare tutto da solo lo fa più per amor proprio che per amore dei fumetti”.
Angela Leucci