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Un condono secolare

ULIVETI A RISCHIO, È SCONTRO TRA AMBIENTALISTI E REGIONE PUGLIA

Presentato un emendamento alla legge regionale 14/2007 che tutela gli ulivi secolari, che prevede una deroga per alcuni piani urbanistici presentati prima del 2007 
 
È alto il livello di guardia in questi giorni tra ambientalisti e semplici cittadini (pugliesi e non solo) alla proposta di modifica della normativa riguardante la “Tutela e valorizzazione degli ulivi monumentali”. Ma andiamo con ordine. 
C’è una legge regionale, la 14/2007, che recita: “Per gli ulivi e gli uliveti monumentali possono essere concesse deroghe ai divieti esclusivamente per motivi di pubblica utilità o per opere i cui procedimenti autorizzativi siano stati completati alla data di entrata in vigore della presente legge”. Tradotto, significa che non possono essere sollevate eccezioni salvo rarissime circostanze. In Regione Puglia però sta accadendo accade quello che non t’aspetti. Lo scorso 5 settembre approda in Commissione Ecologia un emendamento, presentato dal presidente della Commissione stessa, il Pd Donato Pentassuglia (Pd), e da Pietro Iurlaro (Pdl). Cosa prevede tale emendamento? Si tratta di una sorta di “condono” che ha l’obiettivo di salvare le lottizzazioni concesse prima del 2007, anno di entrata in vigore della legge regionale. L’articolo infatti recita testualmente che il provvedimento “tende a recuperare un aspetto di salvaguardia dei piani urbanistici e dei diritti acquisiti da strumenti urbanistici attuativi sottordinati a piani e/o programmi approvati prima dell’entrata in vigore della legge regionale 14/2007”. In questo modo tornerebbero in auge previsioni urbanistiche già approvate prima della legge di tutela ed in seguito decadute. 
Anche se la proposta non prevede l’abbattimento delle piante ma ‘soltanto’ il loro spostamento, gli ambientalisti salentini sono sul piede di guerra. Il tam tam corre sul web e in questi giorni infatti le caselle di posta elettronica del presidente Vendola, della Giunta e del Consiglio regionale sono inondate di richieste di tutela degli ulivi pugliesi. Forum e associazioni chiedono a gran voce ai cittadini di fare altrettanto, inviando mail e facendo sentire la propria voce. Ciò che viene chiesto al parlamento regionale è di respingere al mittente qualsiasi proposta di modifica dell’attuale legge. Anzi, di redigere al più presto norme che ancor di più valorizzino questi monumenti naturalistici, attraverso censimenti precisi e affidabili. 
Non è la prima volta che l’ulivo, autentico fiore all’occhiello del paesaggio pugliese e salentino, si ritrova protagonista di battaglie a sua difesa. Meno di un anno fa la stampa locale (si veda Belpaese del 16 dicembre 2011) e il Forum Ambiente e Salute denunciarono la decisione di espiantare oltre 700 ulivi tra cui numerosi secolari (anche se non censiti come tali) per allargare l’area artigianale della città di Lequile. E poi ancora il caso degli ulivi sradicati a Carpignano Salentino, stavolta per lasciare spazio ad impianti fotovoltaici, senza contare gli arbusti a rischio sulla Maglie-Otranto. Un ulivo, ironia della sorte, che è anche lo stemma della Regione Puglia, e sventola trionfante dalla bandiera di viale Capruzzi.
 
Stefano Manca