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Ultima fermata Lecce

È emergenza sicurezza nell’area della Stazione Fs, dove quasi quotidianamente si assiste a scene di degrado, a base di atti di violenza, bivacchi improvvisati, spaccio di stupefacenti e prostituzione 

 

L’escalation di gravi atti di violenza nell’area della Stazione ferroviaria di Lecce ha turbato non poco l’atmosfera di una città alle ultime battute di una campagna elettorale accesa, dove la lotta alla povertà e all’emarginazione insieme al tema della sicurezza sono stati in cima all’agenda politica di tutti i candidati. Turba infatti sapere che, mentre si propongono progetti per il recupero delle periferie urbane e delle marine, poco o niente è stato fatto per garantire condizioni accettabili di vivibilità al quartiere Stazione, così tanto vicino al centro storico e al tempo stesso biglietto da visita per i turisti che numerosi giungono nel capoluogo. 

Ricapitoliamo i fatti più recenti: lunedì 22 maggio un rumeno di 43 anni senza fissa dimora è stato ricoverato in Terapia intensiva presso il “Vito Fazzi” in seguito ad un’aggressione da parte di un montenegrino di 37 anni; motivo della lite: la spartizione del “territorio” del parcheggio antistante alla Stazione dove entrambi operavano come posteggiatori abusivi. Giovedì 25 maggio un’altra aggressione questa volta ai danni di 63enne originario di Modugno che aveva appena parcheggiato la sua auto lungo via Don Bosco; un giovane di colore ha aperto lo sportello dell’auto per rubargli il portafogli, lui ha provato a reagire ma ha ricevuto un pugno in pieno volto, mentre il rapinatore è riuscito a dileguarsi. Senza dimenticare che agli inizi di aprile un giovane afgano insultato e assalito con un coltello da un marocchino. 

Questi i fatti più eclatanti ma, di fatto non passa giorno (e notte) in cui non succeda qualcosa dentro o fuori la Stazione ferroviaria. Lo sa bene il personale delle Fs, come lo sanno bene i volontari dei City Angels, della Croce Rossa e delle Parrocchie di San Massimiliano Kolbe e San Sabino, che quotidianamente portano generi di conforto ai tanti senzatetto italiani e stranieri che stazionano nell’area. Lo sanno bene le Forze dell’ordine, chiamate quotidianamente a sedare risse o proteggere viaggiatori dalle minacce di posteggiatori abusivi che hanno alzato troppo il gomito, e i soccorritori del 118. Lo sanno bene anche residenti e commercianti della zona che, dopo tante segnalazioni, non ne possono più di questo stato di cose. Speriamo che lo sappiano anche il futuro sindaco e i futuri consiglieri di Lecce.