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Tutti in campo per dire “no” ai pregiudizi

Nei giorni scorsi si è svolta la manifestazione “Baseball & Social” alla quale hanno preso parte i ragazzi diversamente abili dell’associazione “Nova Vita” di Casarano

 

Quando lo sport e la solidarietà si incontrano, non c’è spazio per i pregiudizi. Lo sanno bene i responsabili dell’associazione per diversamente abili “Nova Vita” di Casarano e degli Angels Baseball Matino che hanno dato vita ad un innovativo progetto di integrazione sportiva e sociale, guadagnandosi il plauso della Federazione italiana baseball e softball.

La manifestazione, svoltasi nei giorni scorsi al Delle Castelle di Matino, ha coinvolto in un clima di festa ed allegria gli atleti e le atlete degli Angels Matino, del Matino baseball e dei Tritons Taranto e decine ragazzi e bambini con le rispettive famiglie, ha avuto il suo momento clou nell’esibizione dei ragazzi diversamente abili di “Nova Vita” che, dando seguito al progetto di introduzione al baseball nel quale sono coinvolti da pochi mesi, hanno dato vita ad un’avvincente sfida a suon di battute, prese ed eliminazioni. “Dal punto di vista pedagogico -spiega il presidente dell’associazione, Christian Fattizzo– il baseball è uno sport che, rispetto ad altre discipline, si presta molto bene all’inserimento e all’avviamento sportivo di ragazzi con disabilità”.

Incontenibile l’emozione del presidente degli Angels, Fabio Corsano. “È stato talmente emozionante -dichiara Corsano- che qualunque commento non renderebbe l’idea. La manifestazione è andata molto meglio di quanto potessi mai sperare. Dodici ore non stop nel campo da gioco con piccoli, grandi, genitori e ragazzi down, con balletti e musical serale dei ragazzi diversamente abili che hanno visibilmente commosso il pubblico. I ragazzi non avevano voglia di smettere, tanto che abbiamo dovuto tirarli via dal campo quasi con la forza. Una partecipazione mai vista da parte delle famiglie. Una festa continua con palloncini, balletti, guantoni e palline. Abbiamo potuto finalmente vedere lo sport restituito alla sua naturale dimensione, quella cioè di mezzo privilegiato per socializzare, divertirsi e, soprattutto, superare le barriere mentali e fisiche che ci circondano. Non si tratta di una visione romantica dello sport. I ragazzi che giorno dopo giorno vediamo crescere sul campo ed il successo della manifestazione sono la prova che un modo sano di concepire e praticare lo sport è possibile e sono impaziente di dimostrarlo a tutte le società in tutti i campi da baseball d’Italia”.

 

Alberto Nutricati