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Tutta la bontà a “km 0”

Coldiretti Lecce ha presentato l’iniziativa “Estate a km 0”, con oltre 100 indirizzi in tutto il Salento tra farmer market, agriturismi e ristoranti dove trovare alimenti prodotti rigorosamente attraverso la “filiera corta” 
 
Se la crisi spaventa le famiglie italiane che tendono a tagliare sulla spesa, recenti dati statistici segnalano -in controtendenza- l’aumento degli acquisti nei mercati degli agricoltori. Un fenomeno in forte espansione che, oltre a segnare un gradino di rilancio per l’economia nazionale, descrive un cambiamento sociale in cui il desiderio di maggiore consapevolezza dei consumatori nelle scelte alimentari si coniuga alla volontà degli stessi agricoltori di raccontare il territorio nelle sue tipicità garantendo la migliore qualità e trasparenza possibile. 
Certo, non si può affermare che l’agricoltura sia insensibile alla congiuntura economica, anzi. Recenti cronache hanno evidenziato che le psicosi alimentari mettono ulteriormente in crisi il settore. Eppure, proprio dall’agricoltura può partire un nuovo stimolo per le economie territoriali. Un processo culturale condotto dai produttori agricoli che valorizzano i loro prodotti con la commercializzazione e la trasformazione diretta. Così la filosofia del “chilometro zero” contagia chiunque. Piace l’idea di acquistare prodotti locali freschi e genuini a ridotto impatto ambientale perché non hanno subito lunghi trasporti; piace l’idea di conoscere e dialogare direttamente col produttore; soprattutto, è gradita la garanzia certificata dal rigido sistema di controllo dei protocolli di adesione ai mercatini e alla rete dei rivenditori. 
In questa filosofia rientra l’iniziativa “Estate a km 0” promossa da Coldiretti Lecce e presentata martedì scorso a Lecce: oltre 100 indirizzi in tutto il Salento, tra farmer market, agriturismi, ristoranti e cantine dove trovare alimenti e prelibatezze rigorosamente a “chilometro zero”, in linea con lo spirito di “Campagna Amica”, promossa da Coldiretti nazionale. Un’idea, quella del “chilometro zero” che si è radicata bene nel nostro Salento, dove questo canale commerciale ha trovato ampia diffusione. Sono oltre 50 gli spacci aziendali diffusi su tutto il territorio in cui si acquistano direttamente i prodotti locali con la possibilità di visitare l’azienda e osservare i metodi di produzione. Ma ancora più frequentati sono gli appuntamenti settimanali dei mercati degli agricoltori organizzati in diverse località salentine dalla federazione leccese di Coldiretti. 
Dopo un primo periodo di difficoltà burocratiche, i mercati degli agricoltori, sia in sede fissa che nelle aree aperte, si sono diffusi a macchia d’olio per via del successo immediato riscosso tra i salentini. La forte richiesta dei prodotti tipici territoriali (ortaggi, legumi,frutta, formaggi, olio, vino, fiori) è un dato che non ha lasciato indifferenti le Amministrazioni comunali prospicienti al mare che in questo periodo triplicano la loro popolazione per la presenza dei numerosi turisti. La previsione di un appuntamento settimanale col mercato degli agricoltori in collaborazione con Coldiretti è stata considerata perciò, un’occasione da non perdere. Anche in estate, quindi, largo agli acquisti delle bontà del territorio: da Otranto a Castro, da Tricase a Torre Suda, l’appuntamento con l’agricoltore sarà immancabile. 
 
Coldiretti: “I farmer market? Un’ottima opportunità per produttori e consumatori”
 
Partiti in sordina nel 2007, oggi i farmer market (o mercati degli agricoltori) sono una realtà nota ed in espansione, tanto da essere entrati a pieno titolo nel linguaggio comune insieme ad altri termini quali “filiera corta” e “spesa a km 0”. Queste espressioni raccontano l’alternativa agli ipermercati dove solitamente acquistiamo i prodotti della nostra tavola senza una reale certezza della loro provenienza e origine, ma con l’unica consapevolezza di uno scontrino fiscale (talvolta salato). Infatti, a differenza delle catene commerciali dove infiliamo nel carrello questo o quel prodotto, seguendo spesso la logica delle offerte convenienti, nei farmer market vediamo direttamente il prodotto e, soprattutto il produttore con la sicurezza del risparmio. 
La spesa “a km 0” è approdata da tempo anche nel Salento e i mercati degli agricoltori sono in costante aumento. Ce ne parla Pantaleo Piccinno, produttore agricolo e presidente della Coldiretti di Lecce.
Piccinno, come associazione di categoria di imprenditori agricoli Coldiretti ha da subito proposto nel Salento i farmer market. Quali sono le peculiarità che rendono vincente la spesa “a km 0”? 
Tracciabilità, trasparenza, genuinità e freschezza sono le armi vincenti di questo tipo di vendita che accorcia la filiera. Tutti i produttori che aderiscono al nostro mercatino sono selezionati sulla base di precisi requisiti di qualità che devono conservare nel tempo. Non è stato facile iniziare e convincere che l’idea dei mercati degli agricoltori fosse valida, ma ce l’abbiamo fatta ed è stata una grande soddisfazione constare che siamo riusciti ad intercettare un bisogno reale dei consumatori. Il farmer market, infatti, non è solo un momento di ritorno economico per i produttori coinvolti, ma svolge anche una funzione sociale di aggregazione sociale, perché è vissuto come luogo di incontro in cui recuperare una dimensione umana e temporale che sembrava dimenticata.
Quali sono attualmente le prospettive del comparto agroalimentare salentino e come è possibile investire in qualità garantendo anche il risparmio in un momento di crisi? 
L’agroalimentare salentino è in forte crescita. Certo, l’unica possibilità di competere per un territorio “di periferia” come il Salento nel grande oceano dell’economia globale consiste nel percorrere la strada della distinzione, della particolarità e dell’unicità. Solo così il nostro territorio potrà affermarsi nella sua complessità. Lo sguardo al futuro, impone di considerare l’agricoltura strategica. È necessario ricostruire le relazioni sul territorio ristrutturando la filiera oggi troppo lunga e ridistribuire gli utili in modo equo. Tutti i protagonisti del territorio devono concorrere, perciò stiamo coinvolgendo anche i ristoratori con la creazione del marchio “menu a km 0” da proporre ai salentini ma, soprattutto, ai numerosi turisti.
Il Mercatino del Gusto di Maglie rappresenta un momento di forte espressività territoriale del Salento. Pensate di proporre qualche iniziativa anche lì? 
Sicuramente è un momento unico nel panorama degli eventi locali in grado di valorizzare le tipicità enogastronomiche salentine. Tante nostre aziende sono lì presenti, ottenendo ogni anno dei risultati straordinari. Non escludiamo che in un prossimo futuro potremmo presentarci in maniera coordinata.
Jlenia Gigante