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Troppi debiti, chiude Area Sistema di Casarano e Comuni Associati

La decisione è stata presa dall’assemblea dei sindaci, che ha stabilito lo scioglimento anticipato e la messa in liquidazione. Il passivo si aggira intorno ad 800mila euro 
 
L’assemblea dei sindaci ha emesso la sua sentenza: Area Sistema di Casarano e Comuni Associati andrà incontro al suo destino con lo scioglimento anticipato della società e la messa in liquidazione. Un atto quasi obbligato quello assunto dai primi cittadini dei comuni consorziati stante l’entità dei debiti finora accumulati. Un deficit “importante”, che si assesta intorno agli 800mila euro, parzialmente coperto da crediti finora non riscossi e rappresentati principalmente dalle quote associative non versate da alcuni tra i Comuni aderenti di Acquarica del Capo, Alessano, Alezio, Alliste, Collepasso, Matino, Melissano, Miggiano, Marciano di Leuca, Parabita, Presicce, Racale, Ruffano, Sannicola, Supersano, Taurisano, Taviano Ugento e Casarano, che è l’ente capofila del consorzio. 
E dopo l’ex sindaco Remigio Venuti, che nelle scorse settimane era intervenuto per lanciare un appello alle parti interessate in modo da rilanciare l’attività amministrativa e politica per il territorio di Area Sistema, ora si registra la presa posizione del Popolo della Libertà casaranese che nel proprio intervento non manca di “pungere” lo stesso Venuti, presidente del consorzio intercomunale negli anni del suo mandato a palazzo dei Domenicani. 
“Non contento del flop elettorale, quale candidato alle elezioni regionali, ed amministrativo che ha portato la sua coalizione ed il proprio partito allo scioglimento del Consiglio Comunale -scrivono dal Pdl sul conto di Venuti- l’ex sindaco ha ripreso a dispensare consigli e suggerire strategie secondo logiche che, ad oggi, hanno prodotto danni e debiti. Ora ci si rivolge al commissario D’Onofrio per salvare Area Sistema, cioè una società consortile di Comuni con a capo Casarano, che negli 11 anni di attività è riuscita nell’impresa di intercettare risorse attraverso un solo bando significativo che ha determinato introiti per circa 60mila euro. A fronte di una così cospicua attività Venuti ha messo insieme una struttura la cui principale, se non unica attività, è stata quella di distribuire stipendi, consulenze e prebende così da accumulare un debito di oltre 700mila euro”.
I responsabili cittadini del Pdl entrano nel merito della questione. “I comuni consorziati -continuano dal partito di centrodestra- non hanno potuto che prendere atto di tale situazione fallimentare sia sotto l’aspetto della totale incapacità di intercettare risorse, al di là delle possibilità dei singoli comuni, attraverso l’individuazione di canali di finanziamento regionali, nazionali ed europei, sia dell’incapacità di individuare e svolgere politiche di servizi condivise atte ad abbattere i costi”. E concludono: “Casarano ha bisogno, come da noi sostenuto con il commissario D’Onofrio sin dal suo insediamento dopo il fallimento e la fine anticipata dell’amministrazione di centrosinistra, di conservare la sua centralità nel contesto del basso Salento ed essere punto di riferimento di un ampio ambito di comuni ma questo può essere conseguito solo con azioni positive e propositive, che valorizzino le iniziative comuni e non portino invece, come per Area Sistema alla creazione di uno dei tanti carrozzoni che, oltre alla retorica degli obiettivi, nulla producono se non debiti e discredito”. 
 
Daniele Greco