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Terme Spa: “Nessuna rissa”

Il CdA dell’azienda di Santa Cesarea smentisce l’esistenza di divergenze sul nuovo centro termale: la situazione si avvia verso la normalizzazione. 
 
Tutto calmo sul fronte orientale. Quello delle Terme di Santa Cesarea, per intenderci, che nelle ultime settimane sono state al centro di una polemica relativa al nuovo centro termale, polemica che ha visto protagonisti la società per azioni e il municipio del rinomato centro balneare e turistico. Così la Terme Spa ha inviato un comunicato per precisare la propria posizione. “Nessuna scintilla nel consiglio di amministrazione del 2 marzo 2010 -commentano i consiglieri del CdA Franca Bleve e Salvatore Miggiano- ma solo normale dialettica e confronto sulle scelte amministrative. Esprimiamo con forza la volontà di non alimentare polemiche di sorta perché siamo consapevoli di amministrare una società sana, con grandi prospettive di sviluppo, in presenza di problemi antichi, vedi il nuovo centro termale, che si possono risolvere solo con la collaborazione e la volontà sia del comune di Santa Cesarea sia della regione Puglia”.
Da parte dei consiglieri c’è la paura che il clima elettorale possa influenzare l’atmosfera che circonda l’attività amministrativa della società per azioni. “A noi non risulta -continuano- che ci siano posizioni precostituite, né riteniamo marginalizzante il lavoro che facciamo all’interno del Cda. Spesso abbiamo deciso all’unanimità e anzi auspichiamo che ciò continui nell’interesse generale del territorio”. Secondo i consiglieri, è apparso fuori luogo tirare in ballo il presidente regionale Nichi Vendola, dato che lui è stato quello che ha rimarcato molto spesso la fiducia nell’operato del CdA.
“Auspichiamo che comune e regione -concludono i consiglieri- al di là delle appartenenze politiche esercitino fino in fondo la funzione di tutela e salvaguardia delle attese legittime di tanta gente, che vede nella Terme Spa un adeguato strumento di risposta ai loro problemi di salute e di crescita. Possiamo assicurare che né il presidente né i sottoscritti vogliano chiudersi in logiche di parte, anzi invitiamo alla collaborazione, al di là dei malintesi e delle tensioni elettorali legate al momento attuale”.