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Sotto le stelle per rievocare le imprese da serie A

Il Lecce di Gigi De Canio, ritornato al comando della classifica in condominio con l’Ancona, cerca il colpo a Bergamo contro l’AlbinoLeffe nella serata di venerdì. Ecco i ricordi di Corvia

 

Un notte per sognare. Una notte per rievocare l’impresa della conquista della serie A di una primavera targato 2008. L’anticipo di venerdì sera a Bergamo accenderanno i festeggiamenti-promozione per Daniele Corvia (nella foto), tra i reduci dell’ultimo salto nella massima serie. “Sicuramente ho dei bei ricordi delle gare contro l’AlbinoLeffe -commenta Corvia di quella doppia finale-. Ricordo bene la gara di Bergamo di due anni fa, nella quale vincemmo per 4-0 e segnai l’ultima rete. Subentrai al 76’ a Tiribocchi e dopo 13 minuti, su assist di Ariatti, riuscii a buttare la palla in rete. Quella di venerdì è una gara importante nella quale potremo fare risultato, a patto di affrontarla nel modo giusto. Il Lecce di due anni fa, secondo me, era più forte di quello attuale, anche se la differenza la fa il gruppo e posso assicurare che in quello di quest’anno non ci sono invidie e si rema tutti dalla stessa parte. Con il passare del tempo, dopo aver vissuto l’esperienza positiva di due anni fa, sono sempre più convinto di aver fatto la scelta giusta quest’estate e di essere tornato a Lecce. Nella squadra di Papadopulo partivo dietro a Tiribocchi e Abbruscato ed era difficile per me ritagliarmi uno spazio tutto mio. Quest’anno è differente, anche se i miei compagni di reparto stanno facendo molto bene. A livello di squadra, secondo me, dobbiamo migliorare il rendimento fuori casa; se in casa stiamo raccogliendo dei punti importanti, ora è arrivato il momento di dare continuità ai risultati lontano dal Via del Mare. Non lo so se il non raccogliere molti punti in trasferta dipenda da un discorso mentale, certamente fuori casa serve maggiore personalità e in questo dobbiamo migliorare. L’AlbinoLeffe ha vissuto due anni straordinari, ora sta facendo un po’ fatica. In attacco sono temibili, hanno Cellini e Ruopolo che sono tanti anni che giocano assieme. Quella lombarda è una squadra da temere se non dovessimo affrontarla nella maniera giusta”.
E Djamel Mesbah sottolinea: “Arrivati a questo punto posso ritenermi contento -dichiara l’esterno svizzero-. La squadra è al primo posto e a livello personale, dopo la brutta prova contro il Frosinone. Ho fatto vedere ai miei compagni, al mister e ai tifosi che anch’io ho qualcosa da dare. Sono cosciente che posso dare ancora di più, però, come ho detto prima sono contento. I frutti che stiamo raccogliendo ora, secondo me, non sono casuali. È un lavoro che stiamo portando avanti fin dal primo giorno di ritiro e siamo arrivati ad un punto in cui stiamo facendo bene. Secondo me non siamo ancora al top, possiamo ancora fare meglio. Se dovessi azzardare dei numeri direi che siamo all’80%. Il mister in queste ultime gare mi sta impiegando a partita in corso. Sono già contento così, anche se è naturale che un giocatore vorrebbe sempre scendere in campo dal primo minuto. Sto riuscendo a fare bene quando vengo chiamato in causa perché so che se anche per tre minuti devo dare il massimo, tutto quello che ho dentro. La stagione è lunga, bisogna avere pazienza e calma, perché ci sarà bisogno del contributo di tutti”.