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“Sì al Tac, purchè sia Talento, Arte e Creatività”

Il sindaco Ivan De Masi disegna la ricetta del futuro per il Salento e per la “sua” Casarano “Non più ammortizzatori sociali ma idee e progetti di sviluppo grazie all’economia della conoscenza”
 
“È possibile immaginare un nuovo modello di sviluppo che faccia leva sulle risorse immateriali? Si può pensare ad una Casarano e ad un Salento in grado di alimentare le proprie spinte propulsive verso il futuro mettendo al centro la straordinaria ricchezza rappresentata dalle intelligenze dei nostri giovani?”. Sul futuro del territorio il sindaco di Casarano, Ivan de Masi (nella foto), reduce da un master in “Management & Governance del Territorio” promosso dal dipartimento di studi aziendali, giuridici e ambientali della facoltà di economia dell’Università del Salento, si pone alcune domande, e presenta una personale ricetta per darsi delle rispsote.
“Chi mi conosce -dice De Masi- sa che il progetto ‘Casarano Città Contemporanea’ non si riferisce esclusivamente alla mia pur grande passione per l’arte contemporanea, ma più in generale significa che dal bruco della crisi dell’economia industriale può e deve nascere una splendida farfalla: l’economia della conoscenza. I lavoratori della conoscenza, i cosiddetti ‘knowledge workers’ – continua il sindaco- non solo sono sempre più rilevanti sul piano numerico e quantitativo, ma sono diventati la risorsa strategica e la vera fonte del valore. È in questa direzione che sta andando lo sviluppo globale. Ed è in questa direzione che deve andare lo sviluppo locale. La cultura può mettere le ali a Casarano: penso alla già citata arte contemporanea ed alla filosofia. Due linguaggi privilegiati perché capaci come pochi altri di comprendere, tradurre e trasformare il presente”. 
Da qui la ricetta per il futuro, partendo dalla considerazione che in pochi anni le aziende calzaturiere a Casarano sono passate da circa 400 a meno di 10. “Quello sviluppo ormai è finito -dice ancora De Masi-, è fuori dalla storia. Perseverare attraverso l’alimentazione assistita, cioè la cassa integrazione, è puro accanimento terapeutico. La filiera che ho in mente non è più quella del Tac ma quella delle idee. A meno che per Tac più che ‘Tessile, Abbigliamento, Calzaturiero’, si intenda Talento, Arte, Creatività”.
Daniele Greco