Tante novità nel documento approvato lo scorso 16 ottobre: congelamento di Iva, Imu e Tasi; agevolazioni per assunzioni a tempo indeterminato e bonus per il Sud
Lo scorso 16 ottobre c’è stato il sì del Consiglio dei Ministri alla bozza della nuova “Legge di Bilancio per l’anno 2018”, manovra economica e finanziaria da 20,4 miliardi di euro. Ogni anno, infatti, il Governo con l’approvazione di uno specifico disegno di legge, delinea, preventivamente, quali saranno le entrate e le uscite dello Stato; il suddetto disegno, poi una volta discusso e approvato dalle due Camere del Parlamento, diviene legge dello Stato.
Quali sono gli aspetti, le proroghe e le novità più significative di questo disegno di legge di bilancio? Dal punto di vista fiscale, innanzitutto, con la manovra viene scongiurato nell’anno 2018 l’aumento di alcune imposte (nello specifico il “congelamento fiscale” riguarderà l’Iva, l’Imu, la Tasi e le addizionali locali) mentre, al fine di incrementare l’occupazione, lo sviluppo economico e gli investimenti, sono state studiate una serie di agevolazioni/incentivi fiscali e sgravi contributivi.
Viene previsto, infatti, per i datori di lavoro privati uno sgravio contributivo in caso di assunzioni con contratto a tempo indeterminato dei giovani under 35, (che non hanno mai avuto in precedenza rapporti di lavoro stabili); dal 2019 lo sgravio potrà essere utilizzato, solo, per gli inserimenti stabili nel mondo del lavoro dei ragazzi sino a 29 anni. L’incentivo contributivo (pari al 50%) verrà applicato per i primi tre anni di lavoro e salirà nella misura del 100% per le assunzioni dei giovani disoccupati del Sud.
Un segnale importante nel settore ricerca e istruzione viene dato dalla previsione di assumere oltre 1.500 ricercatori nelle Università e negli Enti di ricerca. La bozza della legge di bilancio prevede ulteriori misure tra le quali: il rifinanziamento del bonus investimenti al Sud, il bonus verde che consiste: in un credito di imposta per le ristrutturazioni e l’irrigazione delle aree verdi presenti nelle unità immobiliari e nei condomini e il pacchetto incentivi Industria 4.0. Infine, è previsto anche un potenziamento della “Nuova Sabatini” che permette di ottenere dei finanziamenti agevolati per l’acquisto di macchinari industriali.
Il testo e i relativi contenuti del disegno di legge di bilancio potranno essere modificati in Parlamento, dove la manovra verrà discussa e votata; la settimana prossima, infatti, ci sarà il primo passaggio parlamentare al Senato.
Si auspica, quindi, che durante la discussione nelle aule parlamentari si possa ampliare, ancor di più, la portata di tutti quegli interventi e strumenti, previsti nella bozza, finalizzati: a favorire l’occupazione e gli investimenti (specie nel Meridione) e a ridurre la pressione fiscale.
Tributi locali e sanzioni amministrative? Si prescrivono in 5 anni
I tributi locali, i crediti Inps ed Inail e le sanzioni amministrative si prescrivono nel termine breve di cinque anni; tale principio di diritto, è stato formulato dalle Sezioni Unite della Cassazione con la sentenza n. 23397 del 17 novembre 2016. In passato, sono sorti dei dubbi sull’applicabilità o meno del termine di prescrizione quinquennale per i suddetti tributi e contributi nelle fasi successive alla notifica, da parte di Equitalia, della cartella di pagamento.
Le Sezioni Unite della Cassazione hanno risolto ogni dubbio specificando che: nei casi in cui per i crediti sia previsto un termine di prescrizione breve (ad esempio di tre anni per il bollo auto o di cinque per i contributi previdenziali), la mancata impugnazione di una cartella di pagamento non comporta l’allungamento della prescrizione da tre/cinque a dieci anni.
Si precisa, infine, che il suddetto principio di diritto è applicabile: non solo ai contributi Inps e ai premi Inail, ma anche ai tributi locali e alle sanzioni amministrative.
Dario Marsella
Avvocato tributarista in Maglie
Info: dmarsella@legal-one.it