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Scende in campo l’associazione “Il mio Gallipoli”

Obiettivo è evitare che il prossimo settembre si riparta dalla serie D, o peggio ancora che il calcio sparisca dalla “Città Bella”. L’appello agli imprenditori del senatore Vincenzo Barba 
 
Per partecipare al prossimo torneo di Prima Divisione al Gallo giallorosso occorrono dai 2,5 a 3 milioni di euro. Servono tanti soldi ed un fallimento pilotato dell’attuale società (circostanza che sulla carta potrebbe verificarsi a breve) per evitare che dal prossimo settembre il calcio in città riparta dalla serie D (campionato per il quale serve invece una cauzione di 300mila euro) o peggio ancora sparisca completamente. 
L’amore per i colori giallorossi si è condensato in questi giorni in un’iniziativa popolare. È sorta l’associazione “Il mio Gallipoli” ed i primi incoraggianti passi dal neonato sodalizio si sono compiuti attraverso la convocazione di alcune riunioni che hanno avuto base operativa nei locali della Parrocchia di Sant’Antonio. Si sta cercando di raccogliere più consensi possibile, ma la corsa, oltre che sul piano economico, è anche contro il tempo. 
E su più fronti non mancano gli incoraggiamenti a tale iniziativa. L’ex presidente Vincenzo Barba in un comunicato lancia a tutti gli imprenditori l’ennesimo accorato appello. “Siate compatti e coesi -scrive il senatore gallipolino-. È tempo di una convergenza strategica verso il comune obiettivo. Se farete ciò, potrete dare un futuro all’ottima iniziativa popolare che sta cominciando finalmente a spiccare il volo in questi giorni. C’è da salvare la storia, la città ed il tifo di Gallipoli, la nostra nobile tradizione calcistica che in questi ultimi anni si è rinfocolata ed è esplosa in un crescendo di vittorie. Bisogna aderire al progetto ‘salva-Gallipoli’ -conclude Barba- e dare nuova vita agli entusiasmi di una volta per scrollarsi di dosso la polvere e la cenere che pochi mesi di gestione dissennata hanno cosparso a piene mani sulla fotografia vincente di grandi trionfi”. 
 
Daniele Greco