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“Santa Caterina Novella”, poco personale e reparti malfunzionanti

Il Comitato pro ospedale denuncia il disagio e scrive al Direttore generale per chiedere un incontro pubblico 

 

“Come si può pretendere di mantenere in piedi un ospedale che non è in grado di affrontare le urgenze chirurgiche pur avendo un Pronto Soccorso attivo h24 con un flusso di pazienti continuo?”. È uno dei tanti dubbi che si pone il Comitato a difesa dell’ospedale “Santa Caterina Novella”, la situazione è definita per certi aspetti preoccupante. “Con quale sicurezza per il paziente -insiste Piero Masciullo per conto del Comitato- vengono  gestite le urgenze  chirurgiche? La situazione è aggravata  da carenza  di dirigenti medici chirurghi. Eppure lo stesso DM/70 prevede per il nostro ospedale un reparto di chirurgia autonomo in grado in qualsiasi momento di affrontare le emergenze chirurgiche”. Finiscono sotto accusa anche le mancate assegnazioni di infermieri e i continui trasferimenti di personale paramedico, che metterebbero in ginocchio l’intera struttura ospedaliera. 

Questi, in particolare, i punti dolenti denunciati dal Comitato: utilizzo “a scavalco” di personale Oss in molti reparti; mancata copertura di posti vacanti di personale infermieristico nei reparti di Geriatria, Ortopedia, Medicina, Pneumologia, Chirurgia e Pediatria. “Per ultimo -proseguono dal Comitato- diventano incomprensibili i lavori che vengono effettuati nel padiglione ‘De Maria’. Infatti da circa due mesi risultano bloccati i ricoveri nei reparti di Gastroenterologia e Malattie Infettive, e ciò sta determinando disagi enormi ai pazienti. Molti pazienti affetti da particolari patologie epatiche o con difficoltà di assorbimento alimentare  non trovano più a chi rivolgersi in tutto il territorio salentino”. 

Da qui, l’annuncio di nuove proposte e la richiesta di un incontro: “Al Direttore generale chiediamo l’immediata riattivazione dei reparti di Malattie infettive e Gastroenterologia e di assegnare un primario di ruolo al reparto di Chirurgia generale, perché una completa e corretta organizzazione dell’attività chirurgica rende la struttura più sicura. A nostro avviso basterebbero piccoli e semplici interventi. Pertanto, Il comitato chiede alla  Asl e agli organismi politici un incontro pubblico, unito agli operatori del presidio ospedaliero, per discutere  nel merito la situazione denunciata”.

 

Stefano Manca