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Sagra delle pappaiottule

“Pane tostu, ove e casu te casa”: questi sono gli ingredienti tradizionali delle pappaiottule fritte, in salsa di pomodoro e a tajeddhra, che dal 21 al 23 agosto saranno protagoniste della quarta edizione per la “Sagra delle pappaiottule”, organizzata dalla Pro Loco di Castrì di Lecce. Questo piatto, fatto da ingredienti semplici e nato dalla necessità di “non buttare via nulla”, è chiamato dalle massaie “pappaiottula” ed è fatto di pane raffermo bagnato, uova e formaggio per poi fare delle polpettine fritte in abbondante olio di oliva, arricchito con carciofi o zucchine viene sistemato dentro delle  terrine  per poi essere cotto in forno. Era il piatto ricco dei poveri, che diventa ancora più delizioso e stuzzicante se si fanno insaporire le pappaiottule fritte in una semplice salsa di pomodoro. Ottime anche quelle in tajeddhra, non fritte, impastate con carciofi o zucchine e cotte in forno. La pappaiottula, al pari della “cocula” di Acaya e Galugnano, è il prodotto più tipico della fantasia e genialità gastronomica salentina.

Oltre a gustare le pappaiottule, nel corso delle serate i visitatori potranno ballare e divertirsi con gli artisti musicali che si alterneranno sul palco allestito in via Pascoli: si comincia domenica 21 agosto (a partire dalle 21) con i Nessuna pretesa e si prosegue lunedì 22 con la pizzica di Antonio Castrignanò. Gran finale martedì 23 con I Scianari. Info: 335.5222175.