Continuano gli sbarchi di clandestini lungo le coste neretine
È della scorsa settimana l’ultimo caso relativo ad una ventina di extracomunitari di nazionalità afghana e curda, rintracciati subito dopo lo sbarco a Porto Selvaggio. Il fenomeno non è da sottovalutare. La frequenza dello stesso dimostra come le rotte dell’emigrazione clandestina stiano mutando, interessando il lato ionico, anche nei posti meno accessibili. Ne deriva che, un luogo ritenuto, fino a poco tempo fa, del tutto disinteressato da fenomeni migratori, possa improvvisamente riscoprirsi come punto d’approdo per quella che, da molti extracomunitari, è considerata una sorta di terra promessa.
Alessio Palumbo