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Piazza Dante: laboratorio di idee, crocevia di esperienze

Nuova vita per la piazza del quartiere San Pio, grazie al lavoro dei professionisti dell’associazione Janub 
 
Una piazza può essere molto di più di uno spazio fisico da condividere nel cuore del centro urbano. Una piazza può essere il crocevia di esperienze che si incontrano, di vite che si incrociano. Una piazza può diventare un luogo del cuore, in cui confluisce la storia di un quartiere intero, culla di riscatto per la rinascita di un’area a lungo abbandonata a se stessa. È quello che sta accadendo nel quartiere San Pio con piazza Dante. 
Il laboratorio di ricerca Janub dell’architetto Afro Carpentieri e dell’antropologa Claudia Mollese sta decostruendo piazza Dante per ricreare uno spazio urbano che abbia un’anima. Afro e Claudia, vincitori del bando “Principi Attivi”, hanno messo insieme artisti e professionisti, ma anche cittadini comuni che stanno partecipando a questa frenetica attività che si propone di plasmare il “corpo” della piazza, senza rinunciare all’anima. Già, perché mentre Stefania Bruno e Orodè Deoro decorano con tessere musive gli spazi della piazza, i cittadini si prendono cura degli artisti portando loro una tazza di tè o un pasticcino. Rinascono così le virtù civiche nella bellezza perduta che si ritrova, attraverso un progetto tutto in divenire, privo di tavole che non siano quelle dei residenti e dei bambini, arricchito dai racconti dei cittadini, di quanti vivono nel quartiere. 
Piazza Dante sta diventando un luogo capace di esprimere al meglio le energie creative di un intero quartiere, uno spazio che consente a cittadini e artisti di forgiare un luogo che sia rappresentativo e vivibile, una piazza che, ne siamo certi, sarà a cuore a ciascuno di loro, perché ognuno sentirà di aver contribuito a proprio modo alla realizzazione della stessa e si sentirà coinvolto. 
Scrivere una storia diversa per i luoghi di questa città è possibile: i ragazzi di Janub ce lo dimostrano, così come fanno i ragazzi di Fuorisede Connection facendo rivivere il parco Baden Powell con musica, passeggiate in bicicletta e balli ogni giovedì. La rinascita della nostra città non può prescindere da queste esperienze. Perché una città, per essere davvero di tutti, deve dare voce ai suoi cittadini. E metterci un po’ di cuore.
 
Alessandra Caiulo