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“Piatti cunzati” alla prima festa del Lecce al Via del Mare

Il fantasista argentino Piatti si esalta all’esordio interno del Lecce, che supera la Fiorentina grazie al bel gol di Di Michele. E domenica prossima c’è la sfida a Cesena 
 
C’è ancora un argentino ad accendere i sogni del popolo salentino. Dopo Pedro Pablo Pasculli e Beto Barbas (i primi stranieri in A per il club giallorosso), eccolo presentarsi alla “prima” vittoriosa del Lecce in A contro la Fiorentina in tutta la sua classe Ignacio Piatti. Il fantasista ha bagnato il suo esordio casalingo con una prestazione: scolastica nel primo tempo dove era “nascosto” nella linea del centrocampo da operaio nelle marcature e brillante nella ripresa dove ha dimostrato la bravura tecnica e le accelerazioni con dribbling, di chi ha i numeri per potersi esaltare nella serie A italiana. Non ci sono solo i piedi buoni di David Di Michele, che firma con un gol da serie A il primo successo della nuova avventura dei giallorossi nell’olimpo del calcio italiano. È stato il battesimo italiano per il sudamericano Piatti, 25 anni, scartato nella stagione 2002-2003 dalla Roma e da altri club europei. Eppure il suo estro è stato riconosciuto da Roberto Baggio, che dall’alto della sua classe ed umiltà nei giudizi non ha problemi a riconoscere e segnalare i piedi buoni. Il “Divin Codino” aveva visto all’opera in Argentina proprio Piatti (allora in forza all’Independiente). A rivelarlo è stato l’opinionista Collovati nella trasmissione “La Domenica Sportiva”. 
Ma Piatti rimane sereno, seppur consapevole di aver fatto già innamorare i tifosi. “Sono molto contento per la partita di domenica, sia a livello personale che come gruppo -ha sottolineato in conferenza stampa Piatti, che cerca il riscatto dopo la non esaltante esperienza in Francia al Saint Etienne-. Ci tenevo a fare bene nella prima uscita ufficiale davanti al nostro pubblico. Sicuramente ci sono degli aspetti su cui migliorare e sono sicuro che con il lavoro e l’applicazione lo faremo. Per quanto mi riguarda, ad esempio, mister De Canio mi ha chiesto di essere più rapido quando ho la palla, di giocare ad uno o due tocchi e mi impegnerò per accontentarlo. Il campionato italiano me lo aspettavo difficile ed è quello che si sta rivelando. Ci sono molte partite da giocare e saranno difficili, ma questo lo sappiamo. Come sappiamo che ci sarà da lottare per ottenere il nostro obiettivo. Domenica prossima saremo impegnati a Cesena e dovremo affrontare quest’impegno con la stessa mentalità che abbiamo avuto con la Fiorentina”. 
Ed a Cesena c’è un conto aperto, dopo il finale della scorsa stagione in serie B. Una sfida, che si ripresenta a campi invertiti ed in diversi campionati tra le due neopromosse direttamente dalla B, circa 4 mesi dopo la notte stregata del Via del Mare con la doppietta firmata da Malonga al gol del vantaggio iniziale di Munari. Quel 14 maggio i cesenati hanno annullato la festa del ritorno in A del Lecce. Ma è stato tutto rimandato, visto che la squadra di Gigi De Canio ha festeggiato poi la prima storica vittoria del campionato cadetto al Via del Mare. Ora è ripartito un nuovo campionato. Il Lecce ha dimostrato di saper e poter lottare per la corsa alla salvezza: riscattando contro la Fiorentina il pesante ko contro il Milan. Il Cesena si presenta galvanizzato dopo il pari imposto alla Roma all’Olimpico ed il successo interno contro i rossoneri di Ibra e Robinho. Ma in casa-Lecce si è pronti a vendicare il ko di maggio. E si sa che la vendetta è un “Piatti” che va servito freddo. 
 
Pasquale Marzotta