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Perrone: “Per le rendite catastali ricorreremo al Tar”

Palazzo Carafa presenterà ricorso per chiedere la sospensione dell’adeguamento degli estimi catastali. Un atto dovuto ma arrivato in ritardo, secondo i consiglieri di opposizione Salvemini e Melica
 
Dopo il rifiuto da parte dell’Agenzia del Territorio, a cui il Comune aveva chiesto di “congelare” il riclassamento degli immobili  della città di Lecce fino alla fine del 2014 (cioè fino che l’Imu non sarà in vigore) il primo cittadino Paolo Perrone (nella foto) ha dichiarato mercoledì scorso di voler ricorrere al Tribunale Amministrativo Regionale. “Già costretti a pagare l’Imu -ha dichiarato Perrone sul suo profilo Facebook- che aumenta del 60% il valore degli immobili, non ci sembra abbia senso far fronte ora al riclassamento, pur rispettando questo criteri di assoluta equità. Se il Tar non dovesse darci ragione, saremo pronti ad abbassare l’Imu per equilibrare lo scompenso per le famiglie”. In effetti il problema è sorto in seguito all’introduzione dell’Imu, che ha vanificato la scelta operata nel 2010 di procedere al riclassamento degli immobili, voluto in seguito alla sperequazione tra rendita catastale e valore di mercato che di fatto si verificava in alcune zone della città. 
Sulla scelta del primo cittadina si è registrato l’intervento di Carlo Salvemini: “Il sindaco ha compreso, con colpevole ritardo, che la minoranza può avere ragione -scrive il consigliere di Lecce bene comune sul suo blog- ma non è capace di ammetterlo, come Fonzie in Happy Days. Per due anni ha tenuto nascosto ai leccesi che era stato richiesto il riclassamento; non ha inteso, come da noi proposto, revocare la delibera ma ha voluto rivolgere un semplice invito all’Agenzia del Territorio prevedibilmente non accolto; ha scritto una lettera a tutti i concittadini sull’Imu scaricando ogni responsabilità legata all’aumento delle aliquote sul governo Monti ed omettendo di informarli della batosta degli estimi”.  
Intanto sempre contro gli aumenti delle rendite catastali a Lecce è scesa in campo l’Associazione Difesa Consumatori e Ambiente promossa dalla Cisl. “In questo momento di difficoltà delle famiglie -ha sottolinea Piero Stefanizzi, segretario generale della Cisl di Lecce- abbiamo inteso offrire un servizio ai nostri iscritti ed ai cittadini in genere per cercare di eliminare l’aumento delle rendite catastali che andrà ad incidere economicamente sui nuclei familiari leccesi, molti dei quali già risentono pesantemente della crisi che attanaglia il Paese e in modo particolare il Sud e la nostra provincia ”.