Molta attesa attorno alla nuova amministrazione, ma non mancano polemiche mentre i partiti devono fare i conti con la riduzione delle potrone
In questi giorni la città sta vivendo la magica atmosfera che precede la grande attesa. Il clima è di composta euforia. Son tutti lì, come corridori ai blocchi di partenza, pronti a scattare per lavorare a un progetto di rinascita della città. Insomma, siamo alla fase che precede la “luna di miele” dei primi cento giorni di un qualsiasi governo, locale o nazionale che sia.
Eppure, il fuoco cova sotto la cenere. Emanuele Mariano, candidato con la lista I Galatinesi, nei prossimi giorni sicuramente presenterà ricorso al Tar per ottenere il riconteggio dei voti. Afferma di essere disorientato dai tanti errori che ha riscontrato nei registri elettorali e in particolare in una sezione, a suo parere, sarebbero stati riscontrati gravi errori. “Troppi, su un solo candidato. Fanno pensare”, sottolinea Mariano senza giri di parole. Intanto i lavori della commissione elettorale si sono chiusi, senza sorprese: l’Udc per un solo voto non ha preso il terzo seggio; Io Sud e Psi hanno sorteggiato quello che per una delle due forze politiche è il quarto. Il sorteggio ha premiato il Psi e la proclamazione degli eletti ha disegnato la geografia del prossimo Consiglio comunale. Ovviamente le forze politiche non son state ad aspettare. Le segreterie provinciali stanno lavorando e i tasselli sono già al loro posto. Uno dei nodi da sciogliere riguarda la questione di eventuali assessorati tecnici che sconterebbero chi tra gli eletti nutre aspettative. Argomento che alla luce dei tagli agli enti locali presenta aspetti inediti. Nella Finanziaria 2010 era previsto il taglio di consiglieri e assessori che doveva sfoltire di un buon 20% le amministrazioni comunali e provinciali con un risparmio calcolato in 213 milioni per il triennio 2010/2012.
Con il Decreto legge in materia di “Interventi urgenti concernenti gli Enti locali e le Regioni” il Consiglio dei Ministri ha rinviato al 2011 il taglio del numero dei consiglieri comunali e provinciali lasciando in vigore il ridimensionamento del numero degli assessori stabilito, per ciascun Comune, in misura pari a un quarto del numero dei consiglieri, con arrotondamento all’unità superiore. Su questo fronte potrebbe aprirsi una diatriba sull’interpretazione del decreto che, a differenza di quanto stabilito nella legge elettorale, parla solo di consiglieri e non include nel conteggio il sindaco.
In base alla legge Galatina con i suoi 20 consiglieri dovrebbe avere una Giunta con 6 componenti. Nell’ipotesi restrittiva ne avrebbe 5. Al momento la maggioranza ritiene di applicare quanto stabilito dalla legge elettorale, ragion per cui prevale la volontà di distribuire gli assessorati in modo paritario tra le forze politiche. Due assessorati per l’area politica del sindaco, Io Sud e lista Polis; due per il Psi e due per l’Udc. In ogni caso il sindaco è fermamente convinto della necessità di una grande coesione che porti Galatina agli antichi splendori. “Non voglio pensare in termini di maggioranza e opposizione, Galatina ha bisogno del lavoro di tutti. Sono certo che, con un’ampia collaborazione, daremo una svolta alla città”. Così Giancarlo Coluccia, appena eletto, ma già stretto tra le tante problematiche della città.
Maddalena Mongiò