Minacce via social al sindaco Salvemini, la solidarietà di Sinistra Italiana

A poche ore dagli insulti sessisti all’assessora comunale Rita Miglietta, si registra un altro episodio allarmante accaduto sempre via social a Lecce: il sindaco Carlo Salvemini ha subìto attacchi e minacce, conditi dall'”augurio” di ricevere una pallottola in fronte. Un gesto gravissimo, che il primo cittadino leccese ha raccontato in mattinata. A Salvemini giungono da ore attestati di solidarietà da ogni parte politica, ai quali si aggiunge adesso anche quello di Sinistra. “Ennesimo esempio del degrado e dell’imbarbarimento del dibattito politico. E’ sacrosanto e indiscutibile il diritto di critica – dichiara in una nota il segretario provinciale Danilo Scorrano – al quale chi ha incarichi pubblici deve sottoporsi, ogni giorno. Altrettanto necessaria è la disponibilità a dare risposte ed essere aperti al confronto. E’ intollerante che si debbano registrare, ancora una volta, manifestazioni di intolleranza condite da offese e minacce. Le stesse,  siano oggetto di condanna unanime e vengano perseguite per legge. Si è passati dalla pratica, più onerosa e impegnativa di invio di buste con contenuto a carattere minatorio, magari con allegati proiettili di vario calibro, come un po’ di anni fa successe a me, alla pratica di scrivere sui social le cose peggiori ad amministratrici e amministratori che devono essere disponibili, sempre, a confrontarsi in modo civile e democratico, stesso comportamento è dovuto da ogni cittadino. Il giudizio finale si esprime con il voto. Nella convinzione che simili comportamenti debbano essere censurati e puniti in modo esemplare e che, probabilmente, è necessaria una nuova educazione civica, che si è andata perdendo da quando non ci sono più luoghi di formazione politica e sociale, in primis con la sparizione dei partiti così come strutturati nel ‘900. Esprimiamo a Carlo Salvemini la nostra solidarietà – conclude Scorrano – e siamo disponibili a creare momenti di pubblico confronto e discussione, anche su come è giusto confrontarsi e discutere”.