Intervento di Luigi Mangia, presidente dell’associazione “Boys Sport Arte e Cultura”, il quale sottolinea i gravi problemi di collegamento dei treni ad alta velocità
“I gravi ritardi della mobilità del Meridione d’Italia sono questione molto vecchia”. Ad affermarlo è Luigi Mangia dell’associazione “Boys Sport Arte e Cultura” di Galatina. Per sciogliere i nodi della Questione Meridionale bisogna partire dalle ferrovie, dalle grandi infrastrutture, dalla logistica, argomenti che reclamano impegno, studio, soluzioni. Come sottolinea Mangia, la questione meridionale è il capitolo più vecchio della storia politica del nostro Paese, di essa si sono interessati tutti i governi di destra e di sinistra, dal dopoguerra ai giorni nostri, fallendo, però, nelle soluzioni. “Forse ci siamo buttati troppo per la quantità delle risorse finanziarie da portare al Sud e sono state anche numerose, ma non ci siamo impegnati a studiare come spenderle e perché spendere, è mancato un modello di sviluppo vero delle grandi risorse del Sud, ci siamo limitati, semplicemente, a sostenere l’offerta e non abbiamo visto la domanda di un’economia e di una classe dirigente che cambiava e si aggiornava nella nuova geografia economica del Mediterraneo, all’indomani della caduta del Muro di Berlino”.
Nella nota di Mangia si evince che nell’economia globale le distanze non sono più un problema, sono invece un grande, grandissimo problema per l’Economia turistica in cui la mobilità è il valore fondamentale. C’è da sottolineare il fatto che con 20 euro si raggiunge Londra in aereo, mentre Brindisi-Roma costa almeno 200 euro; con l’alta velocità in 3 ore si va da Milano a Roma, 12 ore invece da Milano a Lecce. Con l’entrata in vigore del nuovo orario ferroviario, già si scrive nei giornali, il Salento rischia di perdere treni Eurostar. Per il nostro Paese le ferrovie sono un’anomalia, Trenitalia, infatti, ha il monopolio della mobilità e quindi non ha nessuna preoccupazione verso il Paese e, in particolare, verso il Mezzogiorno, nonostante al Sud la domanda di mobilità qualificata di giovani sia in aumento. “La logistica e la mobilità – conclude Mangia – sono la soluzione per la questione meridionale, per questo chiediamo un impegno, di pagare il conto oggi alla politica per cominciare a fare il futuro di domani. È un dovere che il Paese aspetta da troppi lunghi anni, non possiamo più perdere tempo, bisogna avere forza e volontà di portare nelle istituzioni le soluzioni condivise”.
Paolo Antonio Franza