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Lotta alla disoccupazione con i “Cantieri di cittadinanza”

Entrano nel vivo i progetti di inclusione sociale promossi dall’Ambito Territoriale Sociale di Maglie finalizzati a garantire formazione e lavoro a disoccupati di lunga durata 

 

Prosegue senza sosta l’attività dell’Ambito Territoriale Sociale di Maglie. Tra i vari progetti, da segnalare quello che ha preso il via lo scorso giugno, ovvero “Cantieri di cittadinanza”, un programma regionale di inclusione sociale e contrasto alla povertà, che consente ai beneficiari di fruire di un compenso economico in cambio di una prestazione lavorativa a favore della comunità. Sono ben 31 le unità selezionate per essere impegnate nei vari comuni facenti parte del Consorzio dell’Ambito di Maglie: Bagnolo, Cannole, Castrignano dei Greci, Corigliano, Cursi, Giurdignano, Melpignano, Muro Leccese, Otranto, Palmariggi e Scorrano.

Nello specifico, si tratta di progetti di reinserimento lavorativo e sociale dei disoccupati di lunga durata e dei soggetti fragili. Sulla base delle risorse regionali disponibili (54mila euro), sarebbero dovuti essere 18 i soggetti fruitori, ma il Consorzio di Maglie ha investito ulteriori 30mila euro, provenienti sia da una premialità aggiuntiva, ricevuta per aver rispettato negli anni precedenti alcuni criteri di programmazione e rendicontazione dei fondi regionali, che da una re-assegnazione di vecchie risorse, destinate originariamente all’area delle “dipendenze”, ad utenti in carico al SERT di Maglie che abbiano presentato istanza al beneficio e ne siano risultati ammessi.

I progetti, della durata di 6 mesi ciascuno, saranno realizzati presso i Comuni in seguito ad un patto sottoscritto dal beneficiario e avranno come scopo quello di consentire alle fasce deboli di poter godere ancora della possibilità di formazione e lavoro. Il tutto, in linea con la strategia già avviata dalla Regione Puglia di “inclusione attiva”, che mira ad integrare la centralità del lavoro con la dignità umana.

Ada Fiore, presidente del Consorzio, ha parlato di “segnale di bella politica”, aggiungendo che “avere come priorità l’inclusione dei soggetti fragili nella società, è un impegno umano prima ancora che politico. L’obiettivo è essenzialmente ridare quella dignità che dovrebbe appartenere a tutti, indistintamente”. 

 

Ugo Tramacere