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L’Idv candida il magistrato che indagò su Raffaele Fitto

Da Bari Antonio Di Pietro lancia intanto una candidatura che fa molto discutere: si tratta dell’ex sostituto procuratore Lorenzo Nicastro (nella foto), che sarà capolista dell’Italia dei Valori alle regionali pugliesi. Nicastro, magistrato da 23 anni, fece parte del pool di pubblici ministeri che indagò sulla sanità pugliese all’epoca del governo Fitto, richiedendo anche il rinvio a giudizio nei confronti del ministro. Ecco perché la sua candidatura in Puglia  ha creato una pioggia di polemiche politiche e non solo. 
Dal Pdl il primo ad intervenire è stato proprio Raffaele Fitto. “La candidatura di Nicastro conferma la riprova dell’uso diretto della magistratura in politica”, ha dichiarato il ministro, definendola una vergogna. Alla sua voce si è aggiunta quella dei presidenti di Camera e Senato, Maurizio Gasparri e Fabrizio Cicchitto, che hanno rincarato la dose parlando di mancanza di rispetto per quei magistrati che restano al loro posto. Fin qui tutto nelle cose, anche la presa di posizione del candidato Palese, in linea con Fitto, e quella della senatrice Poli Bortone, secondo cui sarebbe necessario che il magistrato che intenda candidarsi nei luoghi dove ha svolto la sua attività dovrebbe dimettersi quanto meno un anno prima della scadenza elettorale. Dall’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro difende la propria scelta: “Meglio qualche magistrato in più nelle nostre liste che qualche delinquente in più nelle istituzioni”. Ma sulla questione non sono mancate le perplessità dell’Associazione Nazionale Magistrati: “È giusto il diritto alla candidatura ma la categoria dovrà avviare una riflessione sull’opportunità di candidarsi nella giurisdizione di propria competenza”.
 
Alessandra Lupo