Cerca

Lecce, si riparte dalla A

Il sodalizio giallorosso torna nel massimo campionato dopo un solo anno di ‘purgatorio’. Al triplice fischio finale è esplosa la festa in tutto il suo fragore, dentro e fuori il “Via del Mare”. Adesso la società di Semeraro pensa al futuro, a partire dal mister De Canio 
 
Il 30 maggio 2010 sarà ricordato per sempre dal popolo giallorosso: il Lecce conquista l’agognata serie A dopo un campionato strepitoso, frutto di un’eccellente programmazione di cui tecnico e società hanno saputo rendersi piacevoli protagonisti. Intorno a metà mattinata, la città pullulava di bancarelle piene zeppe di sciarpe e bandiere. Rispetto alla scorsa settimana, l’attesa era nettamente superiore. C’era la consapevolezza che non si poteva più rimandare l’appuntamento con la storia. Lo stadio “Via del Mare” ha conosciuto un’altra giornata esaltante. L’entusiasmo era a dir poco palpabile, ma il tutto si mischiava ad una sorta di timore che, anche in questa occasione, i festeggiamenti potessero essere nuovamente rimandati. All’ingresso delle due compagini sul terreno di gioco, lo stadio si è trasformato in un ideale arcobaleno bicolore. I ragazzi della Curva Nord hanno esibito la solita spumeggiante ‘sciarpata’ accompagnata da un folkloristico sventolio di bandiere. Bandiere che l’hanno fatta da padrone anche nel settore opposto, dove è stato srotolato un assai suggestivo bandierone raffigurante lo stemma della società. 
La gara è stata quasi totalmente priva di emozioni. Solo nella prima frazione di gioco le contendenti hanno provato ad infastidirsi vicendevolmente, per poi tirare i remi in barca nei secondi 45’ di gioco. A mezz’ora dal termine è la festa ha avuto inizio, con un piacevole frastuono che faceva da contorno ad una cornice da brividi. Il tutto è divenuto ancor più coinvolgente quando l’arbitro Rocchi ha decretato la fine delle ostilità. La gioia si è impossessata delle anime dei tifosi leccesi. Giacomazzi e compagni hanno cominciato a saltare come ossessi nel mezzo del terreno di gioco quasi increduli di fronte all’immenso spettacolo di folla. Poco dopo il popolo giallorosso ha colorato piazza Mazzini con striscioni, drappi e cori atti a dar ancor più risalto al risultato conseguito. Naturalmente, anche piazza Sant’Oronzo è stata presa d’assedio, con la Curva Nord trasferita quasi per intero all’interno dell’anfiteatro romano. L’apoteosi si è raggiunta con l’arrivo del bus scoperto ospitante i grandi autori di quest’impresa: i calciatori. 
Risulta impresa difficile non distribuire equamente i meriti per quanto di buono si è riusciti ad ottenere. Probabilmente questa sarà ricordata come la promozione di mister Gigi De Canio, il quale ha sempre saputo distribuire pacatamente il proprio ambizioso ottimismo, conscio delle enormi qualità della rosa messagli a disposizione dalla proprietà, ma senza creare un pericoloso squilibrio emozionale. Proprio il trainer risultava forse il più contento di fronte ai taccuini ed ai microfoni dei giornalisti presenti: “È il successo più importante della mia carriera. È stato bellissimo festeggiare sul campo un traguardo che ad inizio stagione sembrava irraggiungibile. Avevamo puntato su di un progetto che molto presto, però, è svanito perché le entrate previste dalla cessione di alcuni ‘pezzi pregiati’ non si sono concretizzate”. 
Proprio De Canio dovrebbe essere il punto focale su cui costruire una squadra che sappia lottare per la conquista di una tranquilla promozione la prossima stagione. Chi ha goduto del piacere della compagnia del presidente Semeraro, giura che le intenzioni sono ottime. L’auspicio di tutti è che quanto guadagnato al fine di una galoppata senza soluzione di continuità non venga sciupato da errori che in passato si sono rivelati di carattere esiziale, di modo che la città di Lecce possa pregiarsi continuativamente di essere rappresentata ad alti livelli, dalla squadra amata nel campionato più bello del mondo. 
 
Francesco Covella