Partita decisa nei primi 45 minuti. Inutile il rigore di Ceesay che aveva pareggiato il gol di Paredes. Vlahovic decide l’incontro. E domenica arriva il Verona
L’atteggiamento è stato quello giusto. Una big affrontata in trasferta tenendole testa per oltre 90 minuti. Purtroppo non è stato sufficiente. Il Lecce cede 2-1 in casa della Juventus, che torna alla vittoria dopo un mese e si rilancia nella corsa alla prossima Champions’ League. Per i bianconeri vanno a segno Paredes, alla sua prima rete in campionato, e Vlahovic, in gol dopo 773 minuti. In mezzo, il rigore di Ceesay.
Il Lecce fa subito capire che i padroni di casa dovranno sudarsi il risultato. Dopo tre minuti Ceesay sfrutta al meglio in spaccata un bell’assist di Oudin, ma la gioia dura poco perché il Var segnala il fuorigioco dell’attaccante. La Juventus non sta a guardare e replica prima con un pallonetto di Kostic e con il vantaggio al 15°: calcio di punizione da circa 25 metri sul quale va Paredes, la cui conclusione aggira la barriera e supera Falcone. Primo gol in bianconero per il centrocampista argentino. Al 24° si ripete l’intesa tra Oudin e Ceesay, ma l’attaccante gambiano manca di poco il cross del compagno. Dopo due minuti, il Var interviene a favore dei giallorossi, annullando per fuorigioco il gol di Miretti. Al 30° brutto infortunio per De Sciglio che esce dolorante in barella e per lui, purtroppo, la diagnosi è terribile: lesione al crociato anteriore e stagione finita. Al suo posto, l’ex Cuadrado.
Arriva il 36° e il Lecce arriva al meritato pareggio. Cross dalla sinistra di Pezzella, sul pallone saltano insieme Gonzalez e Danilo, il quale colpisce con la mano nella ricaduta. Sul dischetto si presenta Ceesay che di sinistro supera Szczesny e poi esulta come Lukaku. La gioia, però, dura poco. Al 41° Vlahovic raccoglie di sinistro un cross di Kostic e di prima supera Falcone sul suo angolo destro. L’attaccante serbo non segnava in casa addirittura da ottobre, mentre in stagione il suo ultimo gol risaliva al 16 marzo contro il Friburgo. Al 45°, poi, Danilo manda a lato un colpo di testa, così come Miretti e Ceesay nel recupero.
La ripresa vede i padroni di casa arrembanti e al 49° Miretti si divora da pochi metri il gol del 3-1. Il Lecce continua ad essere ben presente in gara e al 53° l’estremo difensore bianconero respinge una potente conclusione di Baschirotto. Poco dopo Ceesay manda di poco a lato un calcio d’angolo di Oudin. Al 63°, poi, i giallorossi devono ringraziare la buona sorte che devia sul palo un colpo di testa di Danilo su calcio d’angolo. Anche la Juve, però, rischia, come succede al 64° quando, dopo una folata sulla sinistra, Banda mette in mezzo con il pallone che attraversa l’area di rigore senza incontrare giallorossi. Al 74°, Lecce ancora pericoloso: velo di Oudin a favore di Ceesay, l’attaccante giallorosso può concludere dall’interno dell’area, ma è provvidenziale l’intervento di Bonucci. Dopo tre minuti, Oudin impegna Szczesny su punizione e al 79°, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Ceesay impatta di testa a pochi passi dal portiere polacco, ma la conclusione è centrale; l’estremo difensore juventino prima respinge e poi blocca sull’intervento di Baschirotto.
Al minuto 81 Paredes manda poco oltre la traversa un calcio di punizione, mentre all’85° Falcone mette in angolo un bel diagonale di Kostic da circa 25 metri. Passano due minuti e Chiesa lanciato in contropiede tarda il passaggio a Kostic che era solo, favorendo l’intervento di Umtiti. Il Lecce sembra aver finito le energie e nel recupero Falcone è chiamato agli straordinari per anticipare in uscita Chiesa lanciato da Pogba.
Termina così 2-1 una gara che il Lecce ha interpretato nel modo corretto, senza alcun timore reverenziale rispetto al ben più quotato avversario, mettendolo spesso alle corde e fallendo in più occasione un pareggio che avrebbe anche meritato. Non può poi far storcere il naso il fatto che proprio contro il Lecce si siano sbloccati Paredes e Vlahovic e che proprio oggi la Juventus abbia realizzato due reti, come non accadeva da dieci gare.
La classifica, però, non tiene in considerazione la prestazione, ma solo il risultato. I punti, quindi, restano 31, sempre quattro sopra il terz’ultimo posto, tutt’ora occupato dallo Spezia, uscito sconfitto da Bergamo con l’Atalanta, e dal Verona, impegnato stasera in casa contro l’Inter. Importante pareggio contro la Fiorentina della Salernitana, mentre l’Empoli attende domani il Bologna. Sampdoria sempre più vicina alla Serie B dopo la sconfitta casalinga col Torino, mentre la Cremonese si gioca le ultime chance in casa del Milan.
E domenica 7 maggio potrebbe rappresentare un bivio: al “Via del Mare”, alle ore 20:45, arriva proprio il Verona.