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Le variazioni di bilancio accendono il Consiglio comunale

Polemica e sarcasmo nelle parole del sindaco Antonio Fitto e del capogruppo del Pd Raffaele Cesari dopo l’approvazione delle variazioni al bilancio di previsione
 
È stato un Consiglio comunale piuttosto infuocato quello che si è tenuto presso il Palazzo di Città lunedì scorso e conclusasi con una seconda seduta giovedì 29 settembre. Convocato per discutere, tra le altre cose, l’approvazione di alcune variazioni al bilancio di previsione, l’assemblea ha gettato benzina sui già infuocati rapporti tra i due principali schieramenti. 
Senza mezze parole -e con ironia e polemica- le considerazioni del capogruppo del Pd, Raffaele Cesari: “A giudicare dagli emolumenti riconosciuti ai dirigenti si penserebbe che il Comune di Maglie sia tra i più ricchi d’Italia. Purtroppo, non è così. Abbiamo criticato, durante il dibattito sulle variazioni di bilancio, la scelta della Giunta Fitto di fissare in 135mila euro la somma che i quattro dirigenti comunali si divideranno tra loro come indennità accessorie, cioè in aggiunta alla retribuzione ordinaria. Dove si prenderanno questi soldi? Si nasconderanno ancora i debiti accertati dalle sentenze pronunciate dai Tribunali? Si graveranno di ulteriori balzelli e tasse i cittadini? Perché la Giunta Fitto ha di recente disposto ulteriori accertamenti Tarsu anche per gli anni già passati? La correttezza e l’equilibrio nell’uso delle risorse pubbliche, la trasparenza nella gestione, il primato dell’interesse comune sono i nostri valori di riferimento, il principale investimento per le generazioni future. In questa direzione si muove, dall’inizio della consiliatura, l’attività del gruppo Pd”. 
Il sindaco Antonio Fitto dal canto suo non ha lesinato di commentare il dibattito con toni sarcastici: “Nell’ultimo Consiglio comunale, la minoranza non mi sembra abbia espresso in maniera chiara la loro posizione in merito alle variazioni di bilancio. Dovrebbero prima spiegarla ai cittadini e ai media, e solo allora potrei fornire delle conclusioni ragionate. Si è trattato ad ogni modo solo di normali assestamenti riferiti alla prima stesura del bilancio; a parte frequenti spostamenti di piccole cifre, gli indotti che risultavano maggiori rispetto a ciò che ci aspettavamo sono serviti per rimpinguare quei capitoli che avevamo abbassato originariamente. Il consigliere Giannuzzi ha criticato la previsione di 60mila euro derivanti dalla vendita dell’immobile di via Poggiani, difficilmente vendibile entro la fine dell’anno. Al consigliere abbiamo però spiegato che questa somma non sarà utilizzata per spese correnti di bilancio, ma solo per evitare ulteriori variazioni nel caso la vendita vada a buon fine e  aumentare le disponibilità per interventi di manutenzione di tutti gli immobili e quindi aumentare il loro valore”. 
 
Alessandro Chizzini