Dopo l’attivazione di un Numero Verde e di un app per smartphone da parte della Regione, il sindaco Toma ha convocato un tavolo tecnico per la lotta ai crimini contro l’ambiente
Continua il lavoro della Regione Puglia e del Comune di Maglie sul fronte della prevenzione e della lotta ai reati ambientali. Di pari passo al già esistente numero verde 800.894.500 e al sito www.ecoreatipuglia.it, attivati entrambi per consentire le segnalazioni da parte della stessa cittadinanza, è attiva da qualche giorno, su Google Play e Apple Store, la nuovissima app gratuita “Ecoreati Puglia” che consentirà di segnalare i reati sul demanio marittimo e sul mare territoriale con uno smartphone Android o un iPhone, scattando una foto da inviare con un semplice click. La segnalazione georeferenziata verrà indirizzata alle associazioni che gestiscono il progetto voluto dall’Assessorato al Demanio e Patrimonio della Regione Puglia: i Rangers d’Italia Sezione Puglia, il Coordinamento Regionale delle Guardie di FareAmbiente e il Gruppo Ripalta Area Protetta, federato alla Federazione Nazionale Pro Natura.
Anche Maglie si è mobilita contro quella che è ormai divenuta una vera e propria piaga e nei prossimi giorni il sindaco Ernesto Toma ha convocato un tavolo tecnico con l’Assessorato all’Ambiente, il presidente e il direttore della MTA, il dirigente del settore ambiente ed il comandante di Polizia Municipale. “La situazione sta ormai rasentando l’ingestibilità -ha dichiarato il primo cittadino-. La situazione si è aggravata in quanto l’abbandono delle rifiuti si è spostato dalle campagne ai centri urbani. I miei cittadini, ammesso sempre che siano loro i colpevoli, devono capire che abbandonare rifiuti non è soltanto un reato ma un costo per loro stessi. Forse non sono a conoscenza di avere uno dei migliori servizi di smaltimento esistenti. Oltre infatti all’isola ecologica, è prevista la possibilità del ritiro dei rifiuti direttamente a domicilio”.
Infine, l’appello: “Noi ci metteremo tutte le misure preventive e sanzionatorie, ma lo scopo è anche quello di sensibilizzare e rendere sempre più partecipi i cittadini all’attività di denuncia che, seguita dall’intervento delle istituzioni -conclude Toma-, diviene modo per salvaguardare e tutelare l’ambiente in cui essi vivono”.
Ugo Tramacere