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“Laboratorio Leuca”

Fino al 17 ottobre il quartiere Leuca sarà oggetto della progettazione sperimentale del Laboratorio Urbano Aperto

 

Per una intera settimana, da domenica 11 ottobre fino al 17, il quartiere Leuca sarà una vera e propria “cavia di laboratorio”. Osservata, vivisezionata, analizzata scrupolosamente in ogni suo minimo dettaglio, tutta l’area sarà sottoposta alla sperimentazione progettuale dell’associazione LUA (Laboratorio Urbano Aperto), nell’ambito delle politiche di rigenerazione urbana promosse dalla Regione Puglia.
Il LUA, nato nel 2001 a San Cassiano, ha come suo scopo primario quello di promuovere la rigenerazione degli spazi urbani e rurali attraverso la “progettazione partecipata”, cioè tramite la costruzione di processi che coinvolgono gli utenti finali dei progetti stessi. Data la natura multidisciplinare della progettazione partecipata, il LUA si avvale dell’apporto di un gruppo eterogeneo di persone, costituito da diverse figure professionali, dall’architetto all’agronomo, dall’urbanista al funzionario pubblico, dal regista al comunicatore, dal sociologo al giornalista. Il Laboratorio Urbano si propone di offrire un momento di riflessione sugli spazi della nostra vita quotidiana, per effettuare una ricognizione delle problematiche e delle peculiarità socio-ambientali che li caratterizzano e progettare il loro futuro attraverso specifici programmi di rigenerazione urbana.
Per far questo, da un lato è necessario focalizzarsi su un’area delimitata all’interno di un agglomerato urbano, una zona con caratteristiche ecologiche e sociali ben definite (non è un caso che si sia scelto di partire dal quartiere Leuca, sostanziato da una piccola comunità che si raccoglie e si dilata intorno a via Leuca). Dall’altro, è indispensabile per la buona riuscita della sperimentazione la partecipazione attiva dei residenti, che saranno coinvolti dagli operatori del laboratorio per ottenere una più efficiente analisi dell’area e per stimolare la definizione di possibili interventi di miglioramento. Tutto ciò avverrà attraverso un’infinità di attività e di avvenimenti che si dipaneranno dal centro nevralgico del laboratorio, lo stand operativo sito presso la scuola Magistrale di via Leuca: pubblicazioni, installazioni, spettacoli e gruppi di lavoro, tutto in funzione di elaborare la memoria storica e le visioni future del quartiere Leuca.
Il LUA, innanzitutto, si occuperà di fornire una mappatura su base cartografica dell’area. Poi, insieme ai residenti, avvierà una riflessione sugli spazi verdi del quartiere, un’esplorazione del suo tessuto edilizio, un’analisi del rapporto tra gli abitanti italiani e gli abitanti non italiani, un’indagine video-fotografica sui tempi, sui movimenti e sullo scorrere delle ore nella zona e una ricognizione sulla presenza di animali liberi. Inoltre, il momento di maggior coinvolgimento dei residenti avverrà con l’iniziativa “C’era una volta in via Leuca”, durante la quale gli abitanti saranno invitati a compilare alcune cartoline scrivendo ciò che più piace o non piace nel loro abitato e ciò che vorrebbero ci fosse in futuro nel quartiere, per scoprire come esso è immaginato e desiderato.
Numerose anche le iniziative delle altre associazioni partner che sono state coinvolte. L’associazione “Fermenti lattici”, ad esempio, progetterà un parco giochi attraverso le idee di scrittura creativa degli alunni della scuola primaria del quartiere; la rivista Krill” offrirà uno spazio di riflessione letterario sul tema dell’abitare; l’associazione Riuso coinvolgerà i residenti nel riciclo artistico di qualsiasi tipo di materiale; la libreria Ergot insieme a Napolimonitor, invece, presenteranno alcune proiezioni sulla rigenerazione urbana delle aree di alcune città.

 

Giorgio De Matteis