Domenica prossima al Capozza arriva l’Angri, formazione di indole “corsara” attardata di appena quattro punti rispetto alla compagine allenata da mister Bianchetti
L’urlo di gioia di capitan Calabro che quasi al novantesimo ha regalato ai rosso-blu i tre punti in palio nella sfida di domenica scorsa al Capozza contro il Fasano, è l’immagine vincente di un Casarano che ha fatto in fretta per dimenticare lo scivolone di Benevento. In terra campana, prima della sosta natalizia, la truppa di Salvo Bianchetti era incappata nella classica “buccia di banana”, e l’1-0 vincente era bastato ai padroni di casa del Forza e Coraggio per arrestare a dieci la serie di imbattibilità dei rossoblu.
Il Casarano era reduce dai pareggi con Grottaglie, Neapolis, dalle sette vittorie consecutive contro Francavilla sul Sinni, Ischia, Ostuni, Turris, Casertana, Pomigliano, Pisticci e dal pari interno con il Francavilla Fontana. Dieci partite e 24 punti che avevano considerevolmente avvicinato la Virtus alle posizioni di vertice della classifica del girone H della quinta serie nazionale. Ora la vetta è lontana otto lunghezze, ma un campionato equilibrato e ricco di sorprese come quello edizione 2009/2010 della serie D può ancora nascondere risvolti impensabili. E di tutto ciò ne è la riprova proprio il cammino del Casarano, squadra che negli ultimi due mesi è passata dal magone della bassa classifica alla gloria dei quartieri alti della graduatoria. Domenica, Calabro e compagni saranno impegnati ancora al Capozza, contro l’Agri, nella gara che avvia la fase discendente della stagione. L’Angri è tra le squadre che meglio si esprimono in trasferta, dove finora ha raccolto 4 vittorie, 3 pareggi e 2 sconfitte. Ed è, dopo il Neapolis, la compagine che ha realizzato più gol lontano dalle mura amiche (16). Punto debole è invece la difesa. Fuori casa infatti lascia molto a desiderare, avendo finora incassato 16 gol, due in meno della Turris, la peggiore in questa particolare classifica.
Daniele Greco
