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La Puglia nelle immagini del calendario 2017 di Quarta Caffè

La pietra è la protagonista di dodici scatti firmati da Bruno Barillari, tappe di un viaggio con cui la prestigiosa azienda salentina racconta sé stessa e la sua regione 

 

Grotte, chiese, architettura urbana. Tre punti di vista con i quali Quarta Caffè presenta la Puglia attraverso il calendario 2017. Una regione raccontata con i suggestivi scatti di Bruno Barillari: dodici fotografie per dodici tappe di un viaggio che dal Capo di Leuca ci porta fino al Gargano, sconfinando a Matera. Dodici diverse bellezze con un elemento comune, la pietra. Nella visione di Barillari e di Quarta Caffè, infatti, niente come la pietra può raccontare la storia di un territorio come la Puglia: tra le rocce e le grotte della nostra regione l’uomo ha mosso i suoi primi passi e la stessa pietra è poi diventata strumento imprescindibile per la prima civiltà contadina, fino ad evolversi in arte e cultura, come il Barocco, a cui l’azienda ha dedicato, non a caso, una sua miscela. Ancora oggi, la pietra è lì, dove è sempre stata, a raccontarci ad ogni nostro sguardo la storia così antica e complessa di un territorio crocevia di popoli e culture. Nelle sue dodici fotografie, Barillari ci invita a lanciarci in un viaggio tra torri costiere, chiese, palazzi, grotte, città, natura, architettura, panorami.

Il calendario 2017, però, non intende solo raccontare la Puglia, ma anche la stessa Quarta Caffè attraverso la tradizione e la tecnologia. Le immagini fotografiche, infatti, sono quest’anno accompagnate da testi descrittivi e codici QR, a indicare la volontà dell’azienda di rimanere sì ben salda ai propri valori, ma con lo sguardo sempre rivolto al futuro, in un percorso che punta all’innovazione. I QR code inquadrati da uno smartphone permetteranno agli utenti di entrare all’interno dell’azienda, conoscere la torrefazione salentina e i suoi numerosi aspetti, come le sue miscele, la filiera di produzione, la filosofia dell’azienda e le attività sociali. E non è casuale la scelta di Barillari come autore degli scatti che compongono il nuovo calendario della prestigiosa azienda leccese: Quarta Caffè ha voluto così porre l’accento anche sul suo impegno nella valorizzazione del lavoro e della creatività degli artisti pugliesi, di cui Barillari è uno dei principali esponenti.

“Un marchio, tre racconti”: recita il claim del calendario 2017 della prestigiosa azienda salentina, a sottolineare la sua volontà di consolidare ancora di più il legame con il territorio pugliese esaltandone, in tutti i suoi diversi aspetti, quella bellezza e quel fascino che lo rendono unico. 

 

Da Otranto a Matera, passando per Vieste e Porto Selvaggio 

 

Un calendario che racconta la Puglia in 12 fotografie. Si parte da gennaio con un dettaglio della vetta del campanile di piazza Duomo a Lecce, tra i più alti d’Europa; si prosegue a febbraio con il suggestivo colore bianco di Ostuni, per arrivare all’interno dell’antichissima Torre Pinta di Otranto scelta per il mese di marzo. Otranto ritorna anche ad aprile con la vista dall’alto della Lago di Bauxite, mentre maggio raffigura Torre Sant’Emiliano di Porto Badisco che domina la costa salentina. 

Con il mese di giugno ci si sposta sul litorale ionico, precisamente presso Torre Uluzzo di Nardò, la cui zona è considerata tra le più importanti testimonianze dell’Uomo di Neanderthal; a luglio si ritorna a Otranto, precisamente con una visione notturna di Punta Palascìa, su cui dominano meravigliosamente le stelle della Via Lattea. Il mese di agosto è invece rappresentato dagli imponenti faraglioni di Vieste, mentre settembre racconta la Puglia con l’antico Castel del Monte di Andria e la sua perfetta architettura ottagonale. Il mare torna protagonista a ottobre con la piscina naturale di Marina Serra (frazione di Tricase), mentre novembre celebra la Valle d’Itria con i famosissimi Trulli di Alberobello. 

Il 2017 della Quarta Caffè si conclude con lo sconfinamento a Matera; dicembre è infatti dedicato alla panoramica notturna dei Sassi della città lucana, la terza più antica del mondo e patrimonio dell’Unesco. 

 

Alessandro Chizzini