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La nuova geografia politico-amministrativa del Salento

Tra molte riconferme (e qualche sorpresa) sono stati eletti una buona parte dei primi cittadini salentini. Tra tutti fanno discutere i risultati di Trepuzzi e Poggiardo 
 
È tempo di bilanci per il voto salentino dopo le amministrative di maggio che hanno portato all’elezione diretta di 20 sindaci salentini su 21 candidati. 
A Nardò, unico centro in provincia di Lecce, si ricorrerà al ballottaggio tra Antonella Bruno e Marcello Risi. Tra i comuni che hanno eletto direttamente il sindaco il risultato più eclatante è sicuramente la sonora bocciatura di Simona Manca (42,28%) assessore provinciale e vicepresidente della giunta Gabellone che non è riuscita a sfondare a Trepuzzi, il fortino della sinistra capeggiato dal neosindaco Oronzo Valzano (47,97%): una sconfitta figlia delle divisioni del centrodestra che schierava anche Vito Leone (9,74%). A Poggiardo dopo decenni di contrapposizioni sembra essere tramontata l’era “Gianfreda-Astore”, con il sindaco uscente che non troverà posto neanche in Consiglio comunale. A spuntarla il “terzo incomodo”, Giuseppe Colafati (40,73%), espressione di una società che ha creduto nel cambiamento rispetto alle candidature di Damiano Longo (22,82%) per il centrodestra e Donato Rausa (36,44%) sostenuto da Aurelio Gianfreda. 
Il dopo Ozza a Ugento è il nome di Massimo Lecci (43,21%) a prevalere sull’altro candidato di centrodestra, Giulio Lisi (35,48%) e sul quello di centrosinistra Pasquale Molle (21,30%). Conferme invece per i sindaci uscenti di Cavallino dove c’è stato il trionfo della lista Gorgoni a supporto di Michele Lombardi (64,56%), rispetto allo sfidante Daniele Gigante (35,43%); Lizzanello con Costantino Giovannico (42,38%) che senza troppi affanni ha superato Fulvio Pedone (28,28%), Graziano Starace 15,66% e Andrea Mocavero (13,66%); Melissano dove nel segno della continuità è stato rieletto Roberto Falconieri (53,91%) contro Ferruccio Caputo (46,08%); Cannole dove Adriana Petrachi (52,24%) è stata confermata alla guida del Comune contro Lucio Caggiano (47,75). 
Sconfitte pesanti per le amministrazioni uscenti di Porto Cesareo dove Vito Foscarini (31,28) ha ceduto il passo a Salvatore Albano (51,79%), mentre Anna Peluso (16,73%) è arrivata terza; Castrignano del Capo dove Anna Maria Rosafio (53,18%) ha sconfitto l’ex sindaco Antonio Ferraro (46,81%), Collepasso dove Paolo Menozzi (34%) del centrodestra si è imposto su altri tre candidati sindaci tra cui il primo cittadino uscente Vito Perrone (26,64%), Carlo Marra (21,68%) e Maria Rosa Grasso (17,65%) e Cutrofiano dove ad Aldo Tarantini (39,71%) non è riuscito il bis a tutto vantaggio di Oriele Rolli (53,52%) primo anche davanti a Fausto Melissano (6,76%). 
Il centrosinistra di Taurisano con Lucio Di Seclì (71,53%) ha confermato le previsioni di vittoria su Filomena Campos (28,46%). Sempre la coalizione di  centrosinistra ha mantenuto Alessano ma non con Francesca Torsello (36,43%) ma con Osvaldo Stendardo (36,95%), che ha prevalso anche sul terzo incomodo, Giuseppe Rizzo (26,61%). Altre amministrazioni in rosa, oltre a Castrignano e a Cannole, sono quella di Caprarica di Lecce con Maria Fedela Vantaggiato (28,29%) che ha prevalso su Raffaele Candelieri (27,72%), Antonio Greco (25,87%) e Vincenzo Perrone (18,10%) e Diso con Antonella Carrozzo (48,62%) che ha vinto sul filo di lana su Guido Bianchi (48,53%) e Cosimo Nuzzo (2,83%). 
Ribaltamento a Sogliano con Paolo Solito (51,04%) che vincendo contro Giuseppe Congedo (48,95%) ha strappato il comune al centrodestra. Taviano invece segna la sconfitta del centrosinistra con la vittoria di Carlo Portaccio (54,20%) su Rocco Caputo (20,38%) e Francesco Pellegrino (25,41%). Nociglia sceglie in maniera netta Massimo Martella (58,32%) affermatosi su Milena Gnoni (41,67%), come Alliste  che ha puntato su Antonio Renna (86,74%) preferito a Manuela Coi (13,25%). Francesco De Nuccio (58,30%), espressione del centrosinistra è il nuovo primo cittadino di Patù impostosi su Maria Luisa Cucinelli (41,69%).