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La Lupiae Servizi chiude in attivo

Chiusura di bilancio con un utile per la società partecipata del Comune di Lecce. Un grande risultato che premia il lavoro svolto dall’amministrazione e dal personale della stessa Lupiae

 

“Il destino aiuta chi sa osare”, dicevano i latini. Tale è stato il destino della Lupiae Servizi, l’azienda compartecipata con il comune socio di maggioranza al 51%, che a Lecce offre diversi servizi, tra cui quelli turistici, logistici e manutentivi, la pulizia cittadina, il verde pubblico. L’azienda, da sempre, è stata al centro di varie vicissitudini, come nel biennio 2006-2007, in cui si è assistito a un susseguirsi di amministratori, assumendo l’assetto attuale solo nel 2008. E naturalmente di polemiche, politiche in gran parte, dato che, essendo il Comune socio di maggioranza, tutto ciò che avveniva e avviene nella Lupiae è oggetto di discussione per chi gestisce o si occupa della cosa pubblica. 

La Lupiae era un’azienda inizialmente fallimentare, che però ha registrato nel 2009 un piccolo utile pari a 32mila euro. Sembra una piccola cifra, ma in realtà si tratta di un grosso traguardo alla luce delle difficoltà che esistono nell’amministrare una così complessa azienda, oltre che il punto di partenza non esattamente florido della Lupiae. Si prevedeva infatti dell’altro tempo, affinché la Lupiae potesse risanare il proprio bilancio. “Si tratta di un risultato eccezionale -ha commentato il primo cittadino Paolo Perrone– che ha una grande valenza non solo simbolica se si tiene conto della concitate fasi della vita della Lupiae, che solo nel periodo tra il 2006 ed il 2007 aveva accumulato perdite per 5milioni di euro. Accettammo la sfida folle di provare a salvarla, soprattutto per senso di responsabilità nei riguardi dei 380 dipendenti e delle loro famiglie. Sono state compiute scelte azzeccate, come quella di affidarsi ad un manager industriale lontano dalla politica, che con i consiglieri di amministrazione, ha rivisto l’organizzazione interna e le modalità dell’erogazione dei servizi. Dal punto di vista politico, c’è da rimarcare il buon senso e il coraggio della maggioranza di Palazzo Carafa che mi ha seguito in questa follia approvando in consiglio il ripianamento delle ingenti perdite. Un atto di grande responsabilità al quale si è sottratto il centrosinistra, che seguendo invece Rotundo votò a favore del fallimento della società”.
Ma le polemiche non sembrano placarsi nemmeno ora e Antonio Rotundo si difende dagli attacchi e anzi vuole precisare il suo punto di vista sull’utile registrato dalla Lupiae. “Il ripianamento della Lupiae -ha chiosato Rotundo a pochi giorni dalla conferenza di presentazione del bilancio dello scorso anno- la chiusura in utile del bilancio della società non è assolutamente frutto del buon senso e del coraggio della maggioranza di Palazzo Carafa”. Secondo Rotundo, il risultato raggiunto sarebbe merito del manager Pietro Scrimieri: non solo, il ripianamento del debito della Lupiae avrebbe comportato anche un aumento delle tasse, in particolare Irpef e Tarsu, per cui sarebbero stati i cittadini contribuenti a salvare la Lupiae, non la lungimiranza della maggioranza. 
Ma Perrone riceve contestualmente anche il plauso di altri, uno su tutti il consigliere Wojtek Pankiewicz: “Vidi bene quando decisi di assicurare il mio sostegno al primo cittadino: in quel caso apprezzai i suoi sforzi per tutelare l’equilibrio finanziario del comune, la legalità e la trasparenza”. 
 
Angela Leucci