Dal 10 al 13 agosto torna a Cannole la “Festa della municeddha”: quattro giorni di tradizione gastronomica fra storia, musica e folklore
Appuntamento con la 27esima edizione della “Festa della municeddha” di Cannole, che colorerà di antichi sapori, allegria e tanto divertimento, le magiche serate del 10, 11, 12 e 13 agosto. La sagra, come ogni anno, prevede deliziosi piatti a base di lumache, regine indiscusse delle serate, che si faranno accompagnare da fette di pane di grano cotto nel forno a legna e condite con peperoncino, menta, alici, ricotta forte ed peperoni “alla salsa”. Si potranno degustare anche salsiccia, fettine e pezzetti di cavalli, porchetta, pizza rustica, melanzane con aglio, peperoncino e menta, peperonata, “pittule”, polpette, patatine, dolci di pasta di mandorla e tante altre prelibatezze. Il tutto accompagnato dalla qualità della birra Dreher, sponsor ufficiale della festa, e tanto buon vino locale.
La “municeddha” viene preparata nei modi più saporiti: soffritta, arrostita ed al sugo e oltre ad essere un alimento gustoso e dietetico, ha un ruolo importante nella medicina popolare perché contiene l’albumina, sostanza in grado di prevenire in modo naturale indigestioni ed ulcere. Non a caso un detto popolare recita “più se ne mangiano e meglio si digeriscono”. La carne delle “municeddhe” è molto delicata e saporita, un connubio di qualità che la rende assai apprezzata e ricercata in gastronomia. La caratteristica distintiva di questa lumaca (chiamata scientificamente Helix Cantareus) è rappresentata dalla produzione dell’opercolo bianco, una “panna” bianca e bombata che, nell’immaginario popolare richiama la cuffia inamidata usata un tempo dalle suore. Da qui deriva il nome di “monachella” o “monachina”, che nel dialetto salentino è diventato “municeddha”.
L’idea della sagra, invece, si ispira all’antico appellativo di “cuzzari”, ossia i raccoglitori di lumache, attribuito agli abitanti di Cannole. È nata nel 1985 l’idea di realizzare una festa espressamente dedicata alla lumaca tipica del piccolo comune salentino. Cannole infatti vanta di appartenere a quel gruppo di 12 Comuni italiani dove le lumache sono un prodotto tipico della produzione agricola, della gastronomia e del turismo. Ed in virtù di tale riconoscimento, nel 1999 a Cherasco, in provincia di Cuneo, il Comune di Cannole è stato insignito del titolo di “Città delle Lumache”, custodendo anche la sagra delle chiocciole più importante nell’Italia meridionale.
“Ogni anno vengono inserite delle novità -sottolinea il Presidente della Pro Loco Cerceto che organizza l’evento, Giuseppe Russo- si cura in modo particolare anche la scenografia”. Molto ricco il programma dell’edizione 2011 con ben 12 gruppi musicali che animeranno il pubblico in tre distinti palchi, la fiera-mercato dell’artigianato e gli immancabili stand gastronomici che faranno viaggiare fra i sapori della cucina tipica Salentina. Mercoledì 10 si parte con le note rock dei White Queen, a seguire Mute Terre e Amadeus; giovedì 11 la serata inizia con I Scianari e prosegue con Aria Antica e i Canta Zumpa e Balla. Venerdì 12 spazio a I Calanti, i Briganti di Terra d’Otranto e L’Orchestra del mare, mentre sabato 13 si chiude con il Gruppo Folk 2000, Stella grande e anime bianche e La Coppula.
Roberta Zappatore