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La difesa del Tribunale

Si è svolto lo scorso 25 maggio il Consiglio comunale aperto sulla revisione delle sedi degli uffici giudiziari da parte del Ministero, progetto che potrebbe sancire la scomparsa della sede magliese 
A Maglie il tribunale deve essere salvato e potenziato. È questo il risultato del Consiglio comunale aperto convocato per iniziativa delle opposizioni (Pd, Città libera, Per Cambiare Maglie e Udc) e al quale hanno partecipato alcuni esponenti del mondo forense. Il tribunale magliese è a rischio cancellazione in virtù della rimodulazione del progetto di revisione del Ministero della Giustizia riguardante le circoscrizioni e dell’attuale distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari e delle sezioni staccate dei Tribunali e degli Uffici del Giudice di Pace.
La riduzione dovrebbe interessare le sedi con meno di 15 magistrati con una media finale di un Tribunale ogni 360mila abitanti: “La scure dei tagli -si legge nel documento presentato dalle opposizioni- si abbatterà anche sugli Uffici del Giudice di pace a meno di un accollo delle spese di gestione e del personale addetto da parte dei Comuni appartenenti allo stresso mandamento”. All’adunanza sono intervenuti Luigi Corvaglia, consigliere dell’ordine forense, il giudice Gianni Romano e Gennaro Di Maio, presidente della Camera forense. Tutti convinti assertori della bontà del mantenimento della sede magliese: in particolare l’avvocato Corvaglia ha spiegato, numeri alla mano, l’assoluta rilevanza del lavoro svolto nell’aula di via Scorrano che è la più produttiva dell’intera territorio salentino rispetto ad esempio a Casarano, Galatina o Tricase, tanto da poter aspirare addirittura a diventare seconda sede provinciale.
Il problema risiede però nella struttura che ospita gli uffici che è assolutamente inadeguata. Il dibattito si è articolato quindi sulla effettiva disponibilità di un edificio adatto al lavoro dei magistrati in modo da presentare al Ministero una proposta valida e completa. Il sindaco Antonio Fitto ha voluto sottoporre all’assemblea un nuovo documento da approvare all’unanimità, da trasmettere successivamente alle Amministrazioni comunali in modo da assumere tutte le iniziative utili per il perseguimento dello scopo. L’opposizione ha accusato l’Amministrazione di essersi mossa soltanto dopo l’iniziativa del Consiglio comunale aperto. Il primo cittadino ha replicato asserendo che la questione è da tempo una priorità, ma che si è preferito lavorare sottotraccia: dopo che la pista dell’acquisizione del palazzo ex Enel si è rivelata impraticabile, si sta seguendo l’idea di adeguare una parte del nosocomio magliese che dovrebbe liberarsi in breve tempo.