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La Chiesa dei Domenicani da un anno chiusa ai fedeli

Ad aprile una nuova perizia tecnica per verificare le condizioni di stabilità dell’edificio e valutarne la possibile riapertura
 
Ormai da un anno, la Chiesa rinascimentale annessa all’ex convento dei Domenicani, situata nel centro storico del comune salentino, è chiusa al culto dei fedeli. La decisione di vietare l’accesso all’edificio è scaturita a seguito di alcune perizie tecniche effettuate a partire dalla primavera del 2008, che hanno rilevato la presenza di importanti lesioni alla volta e alle pareti laterali dello stesso, dichiarandone, quindi, lo stato di pericolo. Di conseguenza, è stata evidenziata la necessità di intervenire quanto prima con opportune opere di consolidamento e restauro della struttura, al fine di scongiurarne il crollo e garantire la pubblica incolumità. A tale scopo, la Parrocchia S. Andrea Apostolo ha provveduto a inoltrare alla Presidenza del Consiglio dei Ministri un’opportuna richiesta di sovvenzionamento. 
Tuttavia, sebbene il progetto per il recupero dello stabile sia stato approvato, non sono ancora stati concessi i fondi necessari all’esecuzione dei lavori e nell’attesa che l’iter burocratico faccia il suo corsola Chiesa continua a rimanere inaccessibile. Nel mese di aprile, perciò, sarà effettuata un’ulteriore perizia tecnica sull’immobile, finanziata dall’Amministrazione comunale. Mediante l’utilizzo di particolari apparecchiature, dunque, il monumento verrà sottoposto a monitoraggio per un periodo di tempo di 2-3 mesi, al fine di verificarne in maniera più approfondita le condizioni di stabilità. Se le rilevazioni non dovessero evidenziare rischi di crollo, già nel prossimo autunno la Chiesa potrebbe essere riaperta al pubblico e ripristinata agli usi abituali, compresa la funzione di sede della locale Confraternita dell’Immacolata. “Ovviamente -sottolinea il parroco don Antonio Accogli– l’eventuale riapertura dell’edificio nel prossimo autunno non esclude la necessità e l’urgenza dei lavori di manutenzione e restauro da effettuare non appena saranno accordati i finanziamenti. È soltanto un modo per evitare che, nel frattempo, uno dei più importanti monumenti religiosi che Andrano possiede, per valore storico e per bellezza artistica, venga abbandonato a sé stesso”.
 
(M. G.)