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La casa della discordia

Dopo la denuncia da parte di Oreste Caroppo riguardo l’abbattimento della tipica casa in pietra leccese situata nei pressi della scuola “Giulio De Giuseppe” (nella foto), avvenuto alla fine del 2009, arrivano le notificazioni da parte di Italia Nostra. Con una lettera inviata al sindaco Antonio Fitto, il responsabile locale, Marcello Seclì, diffida il Comune di Maglie “dall’acconsentire il prosieguo delle opere edilizie previste in progetto per la costruzione di un nuovo edificio condominale. Nulla nel prospetto moderno ricorda il precedente edificio, a meno di forti sforzi di fantasia e pindariche astrazioni, né la sua architettura si intona con quella tipica delle costruzioni del contesto circostante in rigorosa pietra leccese e di architettura lineare, gentile, liberty e neoclassica”. Al dirigente dell’ufficio all’Ufficio Tecnico toccherebbe quindi emettere una immediata ordinanza di sospensione dei lavori. Il sindaco Fitto è invece tranquillo: “Abbiamo seguito alla lettera quelle che sono le indicazioni dei regolamenti e delle leggi vigenti. L’immobile, che si trova in una zona B, avrà un rivestimento in pietra leccese, elemento decorativo indispensabile affinché il progetto avesse le autorizzazioni necessarie. L’ultima parola comunque è stata data dalla Commissione tecnico-consultiva comunale che ha valutato positivamente l’intervento edilizio”.