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Koreja, sempre più instabile

I Cantieri Teatrali Koreja lanciano una petizione pubblica per coinvolgere gli enti locali a sostenere il teatro stabile, a rischio chiusura a seguito dei tagli al Fus. Simona Manca: “La Provincia ha sempre garantito e continuerà a garantire collaborazione, anche in un periodo non facile come quello attuale” 
 
Il grido di allarme lanciato dai Cantieri Teatrali Koreja si estende a macchia d’olio. Si rischia la chiusura, si rischia il licenziamento di diciassette lavoratori e si rischia di perdere un pezzo di storia del teatro nel nostro territorio. Potrebbe  scomparire uno dei tredici teatri stabili di ricerca e innovazione esistenti in Italia e riconosciuti dal Ministero per i Beni culturali, unico a disporre -a differenza degli altri- di una struttura propria che operano in strutture messe a disposizione dalle Amministrazioni pubbliche, una specie di “miracolo” del panorama artistico italiano. Secondo le dichiarazioni del deus ex machina Franco Ungaro, in un bilancio di circa un milione di euro l’anno, solo 200mila arrivano dalla Regione Puglia. Inoltre il Comune di Lecce non avrebbe mai contribuito e da circa un paio d’anni sarebbe venuto meno anche il sostegno della Provincia, che prima riservava alla struttura circa 90mila euro, diventati 70mila euro negli ultimi anni. 
Si sa, il periodo è critico ma dal teatro si alza un grido di battaglia e venerdì 16 settembre alle 19 è prevista un’assemblea generale negli spazi dei Cantieri Teatrali Koreja in via Guido Dorso n 70 a Lecce, proprio per discutere di questa situazione che si è tradotta in una raccolta firme per chiedere la mobilitazione della cittadinanza. Al momento sono oltre 1.500 le firme già raccolte ma l’esigenza è quella di avere il sostegno da parte di enti pubblici per almeno il 40% del bilancio (che in questo caso ammonterebbe a 400mila euro), per così continuare ad avere il riconoscimento ministeriale di “teatro stabile” (anch’esso a rischio) e gli ambiti 140mila euro di contributo che arrivano dal Fus, il Fondo Unico per lo Spettacolo già tagliato del 15% negli ultimi anni. 
Dalla Provincia di Lecce la vicepresidente e assessore con delega alla Cultura Simona Manca è intervenuta sulla questione: “Pur associandomi agli appelli che Koreja ha lanciato nei confronti delle istituzioni, rimango esterrefatta di fronte alle ragioni di tali dichiarazioni, alla luce del sostegno e della collaborazione che la Provincia ha sempre garantito e continua a garantire ai Cantieri Teatrali, anche in un periodo non facile dal punto di vista economico come quello attuale”. E aggiunge: “Perché non si dice che la Provincia di Lecce ha firmato con Koreja l’anno scorso una convenzione per 50mila euro? Perché le affermazioni arrivano esattamente all’indomani della riunione con il direttore Franco Ungaro, nel corso della quale si sono stabiliti con la Provincia i termini della convenzione per quest’anno? I Cantieri Koreja si occuperanno di una sezione del progetto Suoni della memoria, relativo alle azioni di sistema, per un importo di 50mila euro, e sono stati scelti proprio perché il tipo di progetto è coerente alla loro attività e perché riteniamo che sia l’istituzione che meglio possa portalo avanti con successo. Visto allora che anche la collaborazione di quest’anno è assicurata, non comprendiamo le motivazioni di affermazioni non corrispondenti alla verità dei fatti”, conclude Simona Manca. 
Per  sostenere Koreja si può aderire alla petizione su http://www.petizionepubblica.it/PeticaoVer.aspx?pi=Koreja.
 
Eleonora L. Moscara