Lo studio è dell’Osservatorio economico – Faro sul Credito di Confartigianato Imprese Lecce che evidenzia il saldo negativo nel periodo febbraio-marzo 2012
In 30 giorni, dal febbraio 2012 al marzo 2012, le imprese salentine hanno avuto minor accesso al credito per 30 milioni e mezzo di euro. Lo studio è dell’Osservatorio economico – Faro sul credito di Confartigianato Imprese Lecce, che ha analizzato i dati forniti dalla Banca d’Italia per monitorare l’andamento dei finanziamento erogati alle aziende. È un dato, quello salentino, che segue la scia regionale, considerato che in Puglia nello stesso arco temporale si è registrata una variazione negativa di oltre 123 milioni di euro.
In provincia di Lecce, nello specifico, nel mese di marzo il credito è sceso dello 0,76% rispetto al mese precedente. Una variazione che sembra impercettibile nel computo percentuale ma che nei numeri reali indica che da 3 miliardi e 996 milioni di euro concessi a febbraio si è passati ai 3 miliardi e 965 milioni e mezzo di euro concessi a marzo. 30 milioni e mezzo di euro in meno, per l’appunto.
Ma quali sono i settori ed i comparti economici ad aver accusato maggiormente la stretta creditizia delle banche? Su tutti quello dei servizi, colpito da un -1,19% (24 milioni di euro in termini assoluti); a seguire il settore delle costruzioni, per il quale i finanziamenti sono scesi dello 0,20% (meno 2 milioni di euro) e quello del manifatturiero, in calo dello 0,60% con meno 5 milioni di euro).
Quanto alle “quote finanziamento”, la parte più sostanziosa della particolare torta a disposizione delle aziende salentine è andata alle imprese con più di 20 addetti. Destinatarie di 2 miliardi e 724 milioni di euro sebbene in marzo siano stati assegnati loro minori finanziamenti rispetto al mese precedente (- 0,88%, corrispondente a 24 milioni e 247mila euro). La parte restante del monte prestiti, un miliardo e 241 milioni di euro, è stata invece assegnata alle imprese con meno di 20 addetti, con un calo di mezzo punto percentuale (ovvero 6 milioni e 254mila euro in meno).
Su base trimestrale (per il periodo riferito da dicembre 2011 a marzo 2012) i finanziamenti sono tutti in diminuzione, ad eccezione delle micro e piccole imprese (+0,81%). Per lo studio di Confartigianato Lecce si tratta di prestiti cosiddetti “vivi”, cioè finanziamenti al netto delle sofferenze e delle operazioni di pronto contro termine (operazione che consistono in un prestito di denaro da parte dell’acquirente e un prestito di titoli da parte del venditore, generalmente una banca).
Riguardo alla Puglia, nel mese di marzo, la dinamica del credito è diminuita di 123 milioni rispetto a febbraio. Pari ad un tasso negativo dello 0,48% (da 25 miliardi e 611 milioni di euro concessi a febbraio si scende a 25 miliardi e 488 milioni). La maggiore flessione colpisce le costruzioni: meno 35 milioni, pari allo 0,70 %. Confrontando questi stessi valori su base trimestrale (dicembre 2011-marzo 2012), risulta che i finanziamenti sono in tutti in diminuzione. Gli impieghi a fine anno ammontavano a 25 miliardi e 761 milioni.
(D.G.)